cisl messina3Messina – “Siamo giunti ormai al capolinea. I servizi sociali erogati dal Comune di Messina, gestite per il tramite delle Cooperative Sociali sono diventati una bomba ad orologeria”. Ad affermarlo Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai, segretari generali di Cisl Fp e Uil Fpl. “Oggi, oltre al mancato pagamento degli stipendi, si è giunti al paradosso, con la decisione del Commissario Croce di non dar luogo alle proroghe dei servizi Assistenza domiciliare anziani, aiuto domestico alle famiglie dei portatori di handicap e dei centri di aggregazione giovanile, senza pensare che trattasi di servizi pubblici essenziali che mette in serie difficoltà le famiglie degli assisti e toglie il pane ai lavoratori impegnati. Il tutto motivato dalla mancata definizione delle nuove procedure per la prosecuzione dei servizi stessi. Come se la colpa è delle famiglie, degli assistiti o dei lavoratori o forse anche del Sindacato”.

I sindacati ricordano che il Commissario Croce sapeva già delle scadenze dei vari bandi e, a oggi, assieme a tutti i dirigenti coinvolti, “ha perso solo tempo, trincerandosi sul dissesto finanziario del Comune, sulla mancanza di bilancio e di risorse, tranne poi a mantenere ‘carrozzoni improduttivi’ con costi elevati che certamente non possono essere giustificabili. Scaricando tali sperperi sui servizi sociali indispensabili”.

Per Cisl Fp e Uil Fpl il Commissario “deve rivedere subito la sua posizione, dando luogo alle proroghe dei servizi, perché non è accettabile la sospensione dei servizi in quanto bisogna garantire continuità delle prestazioni socio-sanitarie. Questo deve essere fatto, nelle more della definizione dei nuovi bandi, ove definire tempi, modi e criteri per l’affidamento dei servizi e ripensando, senza indugio, alla rinascita della “Istituzione dei Servizi Sociali” che sicuramente aveva prodotto risultati positivi”.

Il Commissario Croce, malgrado le svariate richiesta del sindacato, non ha inteso accettare il confronto con le Organizzazioni sindacali che hanno sempre dichiarato la disponibilità, avanzando anche proposte ed ipotesi a tutela e garanzia della qualità dei servizi.

“Non si capisce – affermano Emanuele e Calapai – perché tutti i politici messinesi, di fronte a tale dramma, restino silenti e non assumano nessuna posizione. Forse perché impegnati nella prossima competizione elettorale amministrativa?”

“Non può essere accettata ne giustificata la decisione del Commissario – concludono – e perciò chiediamo di rivedere la sua posizione e parallelamente è necessario che anche il Consiglio Comunale assuma le determinazioni di competenza e se del caso invocare l’intervento del Prefetto”.

 

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