La Guardia di Finanza di Scafati ha scoperto una maxi-frode per ottenere indebitamente contributi assistenziali, erogati a tutela delle fasce più deboli e con una bassa consistenza reddituale e patrimoniale.

Sono 153 le persone segnalate alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore (SA) con l’accusa di falso in atto pubblico e truffa aggravata ai danni dell’ente pubblico, per aver beneficiato, senza averne alcun diritto e mediante false dichiarazioni, di prestazioni sociali agevolate erogate dal Comune di Scafati.

Le fiamme gialle hanno effettuato mirati controlli, volti a riscontrare la veridicità dei contenuti delle dichiarazioni sostitutive di certificazione, di atto di notorietà e ai fini I.S.E.E. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) presentate.

L’attività investigativa, svolta anche mediante una certosina analisi documentale, ha evidenziato anche la responsabilità di 11 pubblici funzionari del Comune di Scafati, denunciati all’A.G. per abuso d’ufficio e falso ideologico per le gravi omissioni che hanno agevolato, tra il 2008 ed il 2011, le richieste di intervento assistenziale degli indagati.

I funzionari hanno istruito e perfezionato le richieste illecite per l’assegnazione dei contributi assistenziali presentate dai 153 cittadini scafatesi, i quali, hanno visto accogliere tout court la propria richiesta, risultando assegnatari del sussidio.

Dagli accertamenti svolti è emerso che i richiedenti avevano falsamente compilato i moduli per l’autocertificazione I.S.E.E., dichiarando una situazione economica e patrimoniale del nucleo familiare fittizia.

A seguito del confronto tra i redditi dichiarati con quelli riportati nell’Anagrafe Tributaria è emerso che, difformemente dal reddito complessivo I.S.E.E., dichiarato pari a zero per assicurarsi le agevolazioni, i richiedenti avevano conseguito redditi di gran lunga superiori.

Bloccata l’erogazione di ulteriori finanziamenti, le somme indebitamente ottenute, ora saranno recuperate mentre i funzionari pubblici dovranno rispondere del danno erariale arrecato.

Il danno cagionato all’Ente pubblico ammonta a 107.524,52 euro, sottratti a numerose famiglie che avrebbero, legittimamente, potuto beneficiarne.

L’attività di servizio si inquadra nell’ambito dell’intensa azione investigativa ed operativa avviata dal Comando Provinciale di Salerno a tutela del bilancio dello Stato e, nello specifico, delle sue politiche volte a fornire assistenza e protezione sociale alle fasce della popolazione più deboli e disagiate. (Comando Provinciale Salerno)

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