Foto GuardavalleWeb

La comunità di Guardavalle ha vissuto un giorno indimenticabile conl’inaugurazione della Chiesa di Maria S.S. delle Grazie e delle Anime del Purgatorio inaugurata sabato alla presenza di tutta la popolazione, delle autorità civili e religiose che, vicini al suo parroco, don Angelo Comito hanno festeggiato un “sogno” che mai nessuno ci avrebbe scommesso, riaprire un luogo che era stato scomunicato, diventato un ricettacolo di immondizia allo splendore di una chiesa dedicata alla Madonna. L’unica nota stonatail freddogelido e lapioggia mistaaneve cheha imperversato su tutto il territorio calabrese e soprattutto i centri collinari. La festa iniziata con l’arrivo dell’arcivescovo Monsignor Vincenzo Bertolone, rallegrate dalle note musicali della locale banda con il corteo che prima ha sostato nella chiesa Matrice e poi tutti nella piazza principale della cittadina dove si trova la chiesa con le chiavi della stessa che sono state consegnate all’alto prelato per l’apertura ufficiale e l’inaugurazione. In mancanza dello spazio per tutti è stato predisposto uno schermo gigante che ha permesso a tutti di seguire le funzioni religiose, arricchite anche dalla presenza di Don Domenico Napoli, Don Orazio Galati (due sacerdoti guardavallesi) Don Facciolo, Don Montillo che hanno gioito insieme alla comunità di questo regalo fatto da Dio per la riapertura al culto della chiesa del 700,di SantaMaria delleGrazie e delle Anime del Purgatorio restituita in tutto il suo splendore alla comunità religiosa.

Dagli archivi parrocchialie dalle relazione delle Visite Pastorali conservate nell’Archivio Storico Diocesano di Squillace si evince che agli inizi del 1700 a Guardavalle vi erano la Chiesa di S. Nicola, di S. Costantino, del Rosario, di S. Carlo, di S. Antonio, di S. Leonardo, di S. Caterina, del Carmine, del Purgatorio, di S. Rocco, con numerosi “altari-cappelle” collegati a benefici e rendite. Una Memoria, purtroppo senza data, conservata nell’Archivio della Parrocchia di Sant’Agazio M. afferma che la Chiesa del Purgatorio fu aperta al culto nel 1610. Successivamente, a partire dagli anni ’30 del Secolo scorso.

Ricche di significato di grande religiosità le parole pronunciate dal Vescovo, che ha fatto alcune riflessioni «Oggi, giornata di grande festa attorno alla chiesa che viene restituita al suo splendore con la consacrazione, come segno della fede del popolo, come segno di quella comunione che li ha accomunati, che li ha spinti ad aiutare il parroco alla realizzazione di questo progetto. Per me è una grandegioia, di gratitudineperilparroco e la sua comunità ecclesiale, che ha collaborato alla riapertura della chiesa. Nell’animo dell’uomo da sempre c’è il desiderio di rapportarsi con Dio,di creare un luogo dove questo possa avvenire, questo luogo per noi è questa chiesa.

Ma la vera chiesa non sono queste mura, male pietre vive che sono gliuomini. Sonofiducioso che l’uno e l’altro favoriranno il cammino di fede di questa comunità religiosa. Questa generosità, questo affetto, questa simpatia che hanno cercato di mettere nelle luce di questa chiesacontinuano a metterle, in modo esplicito nella carità reciproca, di volersi bene, nell’essere una parrocchia dove vive la comunione, la solidarietà il rispetto per ipoveri ». Molto soddisfatto Massimo Jorfida, «Nello spazio di 8 mesi, abbiamo completato un lavoro che ci ha impegnati moltissimo, in particolare nel consolidamento della volta, con tecniche modernissime.

C’è da dire che abbiamo avuto la vicinanza dell’intera comunità, insieme alla professionalità dell’ impresa di Domenico Gregorace, il sostegno di Don Angelo, che ci ha creduto, che ci ha creduto fin dall’inizio. Tutti questi soggetti hanno contribuito a fare questo miracolo. Un grazie alla Conferenza Episcopale Italianache ha elargito i fondi per portare a termine il restauro. Alla fine i ringraziamenti da parte diDon Angelo Comito,ma prima si è soffermato su un concetto importante «Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori. Siamo tutti convinti, come credenti,che pur nella libertà assoluta degli uomini, è il Signore che guida la storia, tale convincimento mi porta a pensare che se il Signore ha benedetto i nostri progettianche nelrecupero della Chiesa ».

 

Fonte: Il Quotidiano della Calabria

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *