Sono ormai tre giorni che la scuola a Guardavalle è praticamente ferma, tutti  i genitori dei bambini della scuola di Guardavalle, in modo praticamente unanime, hanno deciso di non mandare i propri figli a scuola fino a quando l’amministrazione non si decide a trovare i soldi per garantire a tutti i bambini il diritto di andare a mensa.

Purtroppo – asseriscono –  a tutt’oggi l’amministrazione è latitante!!! Lunedì dovrebbe iniziare il tempo pieno e quindi la mensa, ma fino ad ora nessuna decisione vera è stata presa.

Possibile che su di un problema così urgente – scrivono i genitori in una nota –  chi di competenza non ritenga prioritario sedersi attorno ad un tavolo e formulare una proposta concreta e non basata su ipotesi e verifiche da rimandare a chissà quando?!? 

I genitori è da giorni che sollecitano il sindaco e l’amministrazione tutta di farsi carico di quanto viene richiesto, cioè, di garantire a tutti il diritto alla mensa così come degli altri servizi scolastici che, nell’insieme, garantiscono la frequenza a scuola e, conseguentemente, il diritto allo studio.

Fondamentalmente il punto non è decidere di quanto deve essere aumentato il ticket della mensa, perché di questo si tratta, ma di come si vuole gestire il diritto a usufruire del servizio mensa e, quindi, del diritto a usufruire del tempo pieno.

“La Regione Calabria ha tagliato i fondi per il diritto allo studio, – prosegue la nota – e questo sta mettendo in seria discussione il diritto allo studio dei nostri figli. Il sindaco continua a dirci che non ha soldi sufficienti per garantire a tutti la mensa. Noi, invece,  – dichiarano – siamo convinti che se vi è la volontà politica le risorse si possono recuperare (evasione tributi, ottimizzazione della spesa, riorganizzazione dei servizi). Ma al di là di questo, abbiamo ribadito al sindaco la nostra disponibilità a sostenerlo anche in una ferma richiesta da fare alla Regione Calabria per ripristinare almeno parte dei fondi che loro hanno in modo sciagurato tagliato. Gli “onorevoli” della Regione stanno ancora discutendo se e come tagliare i loro milionari privilegi, ma non si sono preoccupati minimamente di tagliare le risorse per servizi fondamentali quale il diritto allo studio, per non parlare della sanità e di altri servizi primari. La nostra battaglia non si limita a tutelare l’interesse di qualcuno o recuperare i 5-10 euro sul ticket mensa, ma è una rivendicazione di un diritto fondamentale che riguarda tutti, al di là delle proprie capacità finanziarie. Si sta mettendo in discussione il diritto per molti dei nostri figli di avere garantito un degno livello di istruzione. L’amministrazione e le altre forze politiche si sveglino.”

Il comunicato conclude con “Un appello a tutti gli altri genitori e cittadini che in questi giorni stanno guardando dalla finestra questa civile rivendicazione: uscite fuori e di unitevi in una rivendicazione che va ben oltre la semplice richiesta di avere un basso costo del servizio mensa scolastica.

I genitori fanno sapere, inoltre che: “domani domenica 30, alle 17.30 davanti al comune di Guardavalle ci carà un incontro per aggiornamenti e decisioni in merito a quanto si sta portando avanti e che per lunedì mattina alle 9,30 davanti l’Istituto Scolastico di Guardavalle Superiore è convocata una conferenza stampa”.

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