Nicola Lucifero, esponente politico (FI) di Guardavalle, solleva interrogativi sulla relazione tra turismo, patrimonio edilizio e finanza comunale.

Nel dibattito sulle politiche turistiche e fiscali, Nicola Lucifero, politico attivo a Guardavalle (Cz), solleva questioni fondamentali riguardo alla tassa di soggiorno e al suo impatto sul bilancio comunale e sull’esperienza dei visitatori.

Lucifero critica aspramente l’applicazione della tassa di soggiorno quando i servizi promessi ai turisti non sono adeguatamente erogati. Citando il D.Lgs. del 14 marzo 2011 n. 23, evidenzia che l’intento della tassa è finanziare interventi turistici e di recupero del patrimonio culturale locale, ma sottolinea come ciò spesso non avvenga.

È ben chiaro – afferma il politico – che il turismo è un settore che se ben organizzato e strutturato può generare ricchezza per il territorio.

È altrettanto ben chiaro che vessare con la tassa soggiorno solo alcune realtà può apparire una misura di scopo.

Credo sia utile per l’Ente comunale e per le realtà locali lavorare di concerto al fine di implementare un modello locale di turismo organizzato e inclusivo.

La proposta di abolire la tassa di soggiorno, avanzata dalla maggioranza in carica, solleva dubbi sulla sua motivazione. Lucifero suggerisce che tale decisione possa derivare da una delle due ragioni:

1.    la mancanza di capacità dell’ente comunale di spendere i proventi della tassa in servizi turistici;

2.    un mero calcolo politico per guadagnare consenso elettorale.

È anche vero, – prosegue Lucifero – che per come attualmente è, appare una tassa di scopo per alcune esclusive realtà locali! Perché non fare di necessità virtù?È ben chiaro che il turismo è un settore che se ben organizzato e strutturato può generare ricchezza per il territorio. È altrettanto ben chiaro che vessare con la tassa soggiorno solo alcune realtà può apparire una misura di scopo.

Tuttavia, Lucifero non si limita a criticare, ma propone soluzioni concrete. Invita l’amministrazione comunale e le realtà locali a collaborare per sviluppare un modello turistico più inclusivo e organizzato. Propone una serie di interventi, tra cui promozione, prenotazioni, pacchetti vacanze, e gestione del patrimonio edilizio privato, che potrebbero aumentare significativamente il flusso turistico nella regione.

Il politico sfida l’idea convenzionale, sostenendo che il patrimonio edilizio privato e le strutture turistiche locali potrebbero facilmente fornire migliaia di posti letto e attirare centinaia di migliaia di visitatori, se adeguatamente gestiti e promossi. Chiude il suo intervento con una domanda provocatoria: non pagare la tassa di soggiorno potrebbe essere la chiave per lo sviluppo turistico locale?

In ultima analisi, spetta all’amministrazione comunale decidere se seguire questa visione lungimirante, ma le riflessioni di Lucifero pongono importanti interrogativi sul futuro del turismo a Guardavalle e in altre realtà simili.