Sabato scorso, 25 febbraio con inizio alle ore 17.30, presso la sala consiliare del Comune di Guardavalle si è tenuto l’incontro “Prospettive per la comunità di Guardavalle”, organizzato dal comitato spontaneo Coordinamento “Guardavalle 2.0” .

La tavola rotonda, realizzata con lo scopo di favorire il confronto stimolando il dibattito pubblico tra associazioni, operatori economici, partiti politici e cittadini, in vista delle prossime elezioni che si terranno il 14 e 15 maggio, ha raggiunto l’obiettivo.

Una sala gremita e numerosi ed interessanti interventi. Dopo un avvio del coordinamento Guardavalle 2.0, si sono alternati interventi di esponenti politici, cittadini e professionisti che hanno espresso le proprie opinioni in merito alla situazione politica, economica e sociale del paese.

L’approccio partecipativo – afferma il portavoce di Guardavalle 2.0 – è alla base del progetto del gruppo che promuove un processo decisionale condiviso e consapevole fortemente improntato sul civismo.

A moderare la discussione i giornalisti Tito Lanciano e Genny Pasquino componenti del comitato spontaneo.

Nel primo intervento Genny Pasquino  ha fatto riferimento al deficit di senso civico, un concetto non legato alla morale o alla bontà dei cittadini,  bensì politico, perchè la politica gioca un ruolo importante nella gestione dei servizi e nella distribuzione di risorse pubbliche; azioni che influiscono pesantemente sulla diffusione di fiducia verso le istituzioni.

 Il più giovane del coordinamento Francesco Galati, ha dato voce ai suoi coetanei. Nel suo discorso di presentazione non poteva non sottolineare l’importanza di coinvolgere i giovani nei progetti che gettano le basi di un nuovo futuro.

Subito dopo ha preso la parola Pierluigi Galati che ha delineato i punti chiave della proposta: un dialogo aperto e trasparente con tutti le componenti della società civile dai partiti ai comuni cittadini.

<<Un invito – ha proseguito Galati – rivolto a chiunque condivide l’idea, è necessaria una nuova visione nella gestione attraverso metodi  e programmi congeniali a più soggetti possibile.  Accordi allargati che portano ad un’unica direzione : apportare un contributo utile alla comunità, fornire risposte concrete al collettivo; la mera vittoria, insomma  elettorale,  non è l’obiettivo di “Guardavalle 2.0”>>.

In conclusione per Pierluigi Galati : <<Occorre ripartire, dunque, per affrontare le sfide del futuro con criteri di inclusione, facendo riferimento alle figure migliori da metter in campo per formare una “Lista di comunità”. Necessita una compagine coadiuvata nell’agire politico da tre commissioni permanenti che facciano da tramite con la cittadinanza e le esigenze espresse>>.