montepaone ussiaAffermazioni qualche giorno fa su Facebook (leggi qui) dell’ex Sindaco di Guardavalle Nicolantonio Montepaone che chiedeva all’attuale primo cittadino di spiegare <<come, a chi, da chi e con quale criterio sono stati distribuiti i presidi medico chirurgici che il comune ha ricevuto dalla Protezione Civile. Quasi 1000 mascherine e precisamente: numero 500 tipo monovelo bianche, numero 400 tipo chirurgiche, numero 30 tipo KN 95 , numero 100 paio di guanti, numero 3 confezioni di Gel Disinfettante, dati presenti nell’archivio della protezione civile e dei quali mi assumo la responsabilità sulla veridicità.>>

Montepaone continua parlando della sanificazione <<…ma che c’entrano le Chiese, non è di competenza del Comune procedere alla sanificazione, devono farle le Parrocchie a meno che non si è voluto fare un favore ai parroci che come Istituzione hanno proprie risorse, se qualcuno voleva fare questo regalo poteva e doveva farlo con soldi propri non con quelli della collettività.>>

A distanza di qualche ora arriva, sempre su Facebook, la risposta del Sindaco Giuseppe Ussia (post copiato e incollato): « Ho letto con attenzione l’articolo sui social e carta, in cui l’ex consigliere di minoranza Nicolantonio Montepaone chiede spiegazioni sulla gestione delle mascherine che, a suo dire, la Protezione Civile ha consegnato al comune di Guardavalle e sono state gestite in modo clientelare dal Sindaco.

Il signor Montepaone non ha cambiato stile e comportamenti, nonostante la sua veneranda età, i quali vanno nella direzione dell’offesa e denigrazione del Sindaco.

La prima fornitura di mascherine arrivate in Comune, a metà aprile, era di circa 700 mascherine, 350 chirurgiche, 350 bianche ed 1 gel che è stato ritirato dall’Ufficio tecnico.>>

E ancora, aggiunge l’attuale primo cittadino: « La distribuzione delle mascherine ha avuto la seguente ripartizione: alla Caserma dei Carabinieri 120, alla casa di riposo 50, alla scuola 50, al Consigliere Purri 20 chirurgiche e 100 di quelle bianche, al Consigliere Tedesco 10 e 10 a testa ai Consiglieri e 17 ai dipendenti comunali. Sono rimasti senza il Sindaco ed i Consiglieri Montepaone Francesco e Cicino Giovanni. Le rimanenti mascherine bianche, di scarsa utilità ai fini preventivi, si trovano in comune, pronte per un eventuale utilizzo.

La Protezione Civile ci comunicava in data 12 maggio che il comune di Guardavalle, come d’altronde tutti i Comuni della Provincia di Catanzaro, avrebbe ricevuto in sede comunale il materiale che ha elencato il Montepaone, in realtà questo materiale non sarebbe mai arrivato se, in data 19 maggio il Vice Sindaco Giuseppe Caristo, presente ad una riunione in provincia per l’ATO, non fosse passato, a fine riunione, dalla sede regionale per ritirare le suddette mascherine.>>

 Ussia prosegue sull’argomento della sanificazione: << Si è pensato che sanificare le chiese fosse sbagliato, ma vorrei ricordare che sono proprio le chiese uno fra i posti di aggregazione più a rischio. Vorrei ricordare che oltre alle chiese, sono stati sanificati Stazione dei Carabinieri di Guardavalle, la Guardia Medica e gli edifici comunali e la delegazione comunale.

Per quanto riguarda, invece, la sanificazione territoriale, che noi Sindaci della provincia di Catanzaro avevamo richiesto, ci è giunta risposta dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Catanzaro (Protocollo 0031670 del 19.03.2020) a firma del Direttore del Dipartimento Dott. Giuseppe De Vito che, facendo riferimento al quesito postogli, ha risposto spiegandoci che la sanificazione sul territorio era inutile.

Questa Amministrazione Comunale ha predisposto, con la somma di 2420,46 del contributo dato dallo Stato, non solo la sanificazione ambientale, ma anche l’intervento di disinfestazione zanzare (adulticida e larvicida) per mercoledì 27 maggio dalle 22.00 in poi con la Ditta Avergarden di Satriano.

Voglio concludere – scrive al termine della sua nota il Sindaco Ussia – con una dichiarazione fatta nel 1954 dal Sindaco di Firenze Giorgio La Pira che, in un Consiglio Comunale ha dichiarato con fermezza e decisione ai Consiglieri Comunali: Voi avete nei miei confronti un solo diritto, quello di negarmi la fiducia, ma non avete il diritto di dirmi: non si interessi delle creature senza lavoro, senza casa, senza assistenza, vecchi, malati, bambini. E’ il mio dovere fondamentale questo: che mi deriva prima che dalla mia posizione di capo della città, e quindi capo dell’unica e solidale famiglia cittadina, poi dalla mia coscienza di cristiano. Altra norma di condotta di un Sindaco in genere e per un sindaco Cristiano in ispecie non c’è!Buona serata a tutti.

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