Di seguito la nota diffusa dal Partito Democratico Circolo di Guardavalle tramite Facebook: <<La nuova Amministrazione Comunale ha già iniziato il suo lavoro e noi insieme ad essa!

Continua il percorso intrapreso dieci anni fa e questa potrà seriamente essere una ulteriore ed importante occasione per perfezionare la programmazione e l’attuazione del lavoro da svolgere nel prossimo futuro. Ridare forza e centralità al nostro territorio sarà il nostro obiettivo, raggiungere maggiore efficienza dei servizi per il cittadino e ottimizzare le risorse impiegate, consolidare il bisogno di coesione, sinergia e crescita.

Giungere a questo risultato non è stato per niente semplice e scontato: abbiamo discusso, ci siamo messi in discussione anche valutando strade e opportunità diverse.
Questa può essere certamente descritta come la fase di programmazione politica più dibattuta degli ultimi anni.
Tutti sono stati coinvolti; chi ci ha creduto ne ha fatto parte ed oggi amministra Guardavalle.

Si è ritenuto opportuno restringersi a cerchio, non dividersi, anzi ricercare una ancora più ampia condivisione degli obiettivi con il coinvolgimento di tutte le forze politiche e civiche già impegnate nel gruppo di Trasparenza e Partecipazione e continuare nella fase di interlocuzione che ci avrebbe permesso in maniera ragionevole e responsabile di rimanere sui temi e sui programmi e di prospettare la migliore Amministrazione possibile per Guardavalle.

E così è stato fatto.

Peppe Caristo si dimostra già una guida autorevole, equilibrata, inclusiva e siamo certi che sarà presto riferimento per tutto il comprensorio. Il Partito Democratico ha avuto la responsabilità di avviare le interlocuzioni, di organizzare il programma politico, di formare il gruppo della lista Trasparenza e Partecipazione e sicuramente questo ha richiesto ad ognuno di noi la responsabilità di agire con coscienza.

Insieme al Sindaco, la giunta è composta per la prima volta da due figure femminili in carica al PD, Teresa Menniti e Chiara Menniti, segno di un’apertura fortemente sostenuta dal partito nella rappresentanza dei ruoli e di genere nelle Istituzioni.Ci riteniamo soddisfatti del processo di rinnovamento realizzato fino ad ora, sebbene non ci abbia del tutto condotto a sconfiggere alcune vecchie logiche.

Abbiamo lavorato alla costruzione di una prospettiva comune e rivendichiamo la bontà di scelte che daranno i loro frutti nel tempo. Unione e condivisione hanno portato al risultato elettorale sperato. Ciò anche grazie alla fiducia accordata dai cittadini ai candidati al Consiglio non eletti, i quali sono già in campo con i ruoli di Delegati a funzioni strategiche per il territorio. La nostra è la vittoria di un’alleanza che ha saputo coniugare passione politica e valide proposte amministrative, cuore e ragione.
La vittoria c’è stata perché l’elettorato l’ha voluta, ha scelto in piena coscienza tra una compagine vecchia e superata e il tentativo di un rinnovamento serio, alla fine vincente.
Chi vince ha sempre ragione perché ha alle spalle la maggioranza degli elettori: è l’essenza della democrazia.
Chi ha perso deve strapparsi le vesti, non chi ha vinto!

Cogliamo di buon grado l’augurio arrivato dal gruppo di Italia Viva, il quale coinvolgimento rispetto all’azione politico-amministrativa potrà solo dare più ampia visione e permettere loro in maniera critica di ricercare una dimensione, svestendosi della loro individualità che consente al momento di trovare considerazioni frammentarie ed intermittenti.

Cinque anni fa, all’indomani della vittoria alle elezioni amministrative, nel documento di ringraziamento affermavamo: “La vittoria della lista n.2 assume il valore di una svolta definitiva della Politica Guardavallese. La bocciatura chiarissima di una classe politica datata. Solo cosi si può spiegare la netta ed entusiasmante affermazione della lista TRASPARENZA E PARTECIAPZIONE.”

Oggi non possiamo non ribadire lo stesso concetto, con qualche nota di demerito in più.
Per giustificare una sconfitta, infatti, molto spesso all’autocritica prevale la tentazione di attribuire le cause ad altro e questo rischia di far procurare confusione e inconcludenza.

Tante scuse, che non cambiano la sostanza del risultato. Tutto il resto, sono solo discorsi che tentano di nascondere la realtà. La lista che ha perso non ha saputo intercettare le richieste che provengono dalla popolazione guardavallese, non ha saputo cogliere il bisogno di nuovo del mondo giovanile, non ha saputo coniugare l’utilità della politica con la speranza di rinnovamento.

Ha pensato solo ai suoi equilibri interni e di potere, valutando l’elettorato un vaso da riempire di promesse, non già un insieme di soggetti consapevoli e desiderosi di futuro. Così non si vince, così si va a fondo. E così è stato.
Per questa minoranza dovrebbero riaprire le scuole di partito e dovrebbero essere affollate da tanti come loro!
Un po’ di studio farebbe loro bene!

Non può, per questo, essere accettato lo sproloquio accompagnato da illazioni e affermazioni che non supportati da alcuna prova concreta ci condurrà a dover trattare la questioni nelle sedi più opportune.
Il Consiglio Comunale di insediamento poteva essere l’occasione per un coinvolgimento autentico della minoranza, nel rispetto del proprio ruolo e posizione, basato su obiettivi reali e fondamentali per la crescita del paese.
Con il solito atteggiamento del tutto superficiale prendono ancora una volta le distanze.
La lista avversaria ha scelto la solita banale tecnica che utilizza la scorciatoia della denigrazione piuttosto che elaborare una attenta analisi che avrebbe potuto mettere in risalto i limiti di una politica deviata dalla convinzione di dover vincere a tutti i costi.

La questione cruciale è quella di non riuscire ancora a mettersi in discussione, che insieme ad uno stile di comunicazione polarizzato sulle stesse inutili argomentazioni, abbassa la qualità del confronto politico, fino a causarne la scomparsa.
“Patto Civico per Guardavalle” oggi si ritrova ad esprimersi in tanti piccoli raggruppamenti, anche in scarsa sintonia tra loro: “una guerra tra bande”.
L’unico punto di incontro è stato l’accordo in merito alla rinuncia della carica da parte del consigliere di minoranza eletto Dott. Antonio Tedesco: il grande inganno profuso nei riguardi dell’ingombrante ex.
Isolato caso di dimissioni del candidato Consigliere e non del candidato a Sindaco, ugualmente (o forse più) inefficace.

Un addio che riecheggia nel vuoto lasciato dall’indifferenza.

Al gesto, da parte di Purri (come fu tra l’altro per il Consigliere Montepaone nel 2018) non una parola, neppure un saluto. Eppure sarebbe stato un gesto doveroso da parte del capogruppo dello stesso schieramento.
Approfittiamo ancora per porgere al Dott. Tedesco il nostro saluto e ricordare gli anni che ci hanno visti partecipi di un cammino, sia amministrativo che umano, intenso e faticoso, ma ricco di soddisfazioni.

Oggi le circostanze ci vedono contrapposti: decenni di politica guardavallese, di battaglie, di opere, di situazioni che hanno di certo influenzato le sorti del paese, sono oggi condizionate dal voler intendere un progetto di “civiltà politica” esclusivamente su accordi per il prestigio personale che hanno forzatamente portato verso l’imbarbarimento dei rapporti politici e personali, con la totale assenza di idee e confronto.

È questa la situazione che per forza di cose non può lasciare spazio alla politica. È evidente una crisi della politica.
Probabilmente è inevitabile che questo spazio debba essere allora lasciato vuoto proprio dal dott. Tedesco e non sarà, in questo modo, impossibile uscire da questa inerzia politica.
Non è più tempo per la cura del proprio prestigio. Guardavalle ha bisogno di maggiori attenzioni, di essere messa al centro per attuare uno strumento per la pianificazione e l’attuazione delle azioni determinanti per il nostro territorio.
Serve un cambio di passo, serve una comprensione adeguata rispetto l’esigenza di avere da subito risposte chiare e delle azioni efficaci a tutela dell’ambiente, contro le diseguaglianze e le discriminazioni, riuscire ad rielaborare la propria visione del futuro attraverso innovazione, resilienza e rigenerazione.

Inizierà anche per il PD locale una fase di riorganizzazione, di rilancio e della costruzione di un progetto che con le giuste energie saprà aprire a nuovi obiettivi e a nuove prospettive.
L’ indispensabile rigenerazione del gruppo dirigente potrà avvenire soltanto avendo il coraggio di affrontare contenuti forti e aprendo a volti nuovi.
Bisognerà saper affrontare le grandi contraddizioni del sistema politico, la crisi di una rappresentanza che deve necessariamente saper guardare oltre rispetto l’inadeguata identità tradizionale.

Sarà fondamentale consentire a tutti i partecipanti di confrontarsi su tutte le principali questioni da risolvere e questo permetterà di avere rappresentanti più forti.
Come Circolo Pd non ci sentiamo chiamati in causa rispetto alle pretestuose polemiche espresse dal gruppo Patto Civico per Guardavalle, in particolare nel merito del procedimento per la ricerca di un lavoratore dipendente per il Comune di Guardavalle.
Si tratta di una procedura già in uso per l’Ente, intrapresa durante il periodo di commissariamento per sopperire a carenze temporaneamente.

Nello specifico non è in programma nessuna assunzione, ma vi è stata la previsione di poter intervenire nel caso di opportuna necessità.
L’Amministrazione sta ormai da tempo perfezionando tutti i regolari processi per le assunzioni di profili professionali specifici tramite prove di concorso ed attraverso le ordinarie procedure di mobilità.
Abbiamo sempre ritenuto più opportuno non replicare alle polemiche del post elezione, non siamo ingenui al punto di fare il loro gioco.  Guardavalle, 22/06/2023>>
Il Circolo del Partito Democratico di Guardavalle – Link Nota