Prende il via il ciclo di conferenze del Premio B.Andò con il primo incontro che si è svolto Lunedi mattina nell’Aula Magna del Liceo Classico M. Amari di Giarre.  L’argomento affrontato dai relatori è stato “Questione meridionale, questione settentrionale, autonomia differenziata ed insularità”.

Dopo i saluti di Salvo Lisi, Segretario  della Fondazione Nuovo Mezzogiorno e Orazio Licciardello, Presidente del Premio B.Andò, c’è stato l’intervento di Salvo Andò, il quale ha indicato i punti rilevanti delle questioni da trattare ed approfondire nell’incontro e ha messo in rilievo con lucidità e acume la vicenda storica ed istituzionale del divario Nord Sud alla luce dei provvedimenti dell’autonomia differenziata e dell’inserimento in Costituzione dell’insularità. Il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci non ha potuto partecipare al confronto per improrogabili impegni di Governo, tuttavia ha fatto pervenire un lungo messaggio in cui si è soffermato sulle politiche del suo dicastero. Nel suo scritto ha affermato che il Governo ha varato due mesi fa la sua proposta di realizzare il “Piano del Mare”, il primo approvato nella storia del nostro Paese.

E tra poco il Consiglio dei ministri si occuperà dell’insularità minore relative alle problematiche delle piccole isole, realtà trascurate da troppi anni. Musumeci ha dedicato la sua riflessione sul Piano Mattei lanciato dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che è orientato a dedicare una particolare attenzione alle relazioni dei Paesi rivieraschi delle varie sponde del Mediterraneo. Il Ministro delle Politiche del Mare Musumeci è impegnato a rafforzare un potenziamento del valore aggiunto sul Pil della cosiddetta “Economia Blu”, dove nell’ambito dell’Unione Europea  siamo indietro rispetto ad altre Nazioni.

Secondo il Ministro il ‘sistema mare’, trainato soprattutto dal Sud e dalle Isole, può aiutare a colmare il gap  storico sulla crescita complessiva della nostra Nazione e  può  ridurre il divario tra Settentrione e Meridione. Dopo vi è stato un brillante e significativo intervento del Presidente Nazionale Agenti di Assicurazione/SNA,   Claudio Demozzi, tra l’altro d’origine trentina, il quale ha fatto riferimento alla questione meridionale che è uscita da lungo tempo dall’agenda dei governi e ha detto che “occorre sviluppare nuove forme di agevolazione contributiva e fiscale che dovrebbero incentivare i nuovi investimenti ed il rafforzamento produttivo locale, premianti sotto l’aspetto occupazionale”.

“Ed anche dal punto di vista mediatico, ci sarebbe molto da lavorare. Invece, si annuncia una lunga stagione di confronto/scontro politico e istituzionale –ha proseguito Demozzi-sulla questione dell’autonomia differenziata. La società rischia ancora una volta di dividersi, senza produrre le condizioni per il superamento delle disuguaglianze tra aree del Paese.” Infine è intervenuto Alessandro Pagano, Programmazione Economica Presidenza Consiglio dei Ministri, che ha manifestato la sua contrarietà alla realizzazione dell’autonomia differenziata che “ghermisce ulteriori risorse al Sud d’Italia e alla Sicilia. Il compito  della nostra comunità isolana è riconquistare l’orgoglio di essere siciliani”.  Pagano ha ricordato il tributo di sangue pagato dai martiri siciliani nella lotta alla mafia, ben 368 vittime, che smentiscono il pregiudizio atavico sul nostro modo di essere. “Chi sbaglia storia sbaglia futuro, quindi, sbaglia anche politica. Noi sbagliamo storia ormai dal 1200.

Siamo stati capitale del mondo con Federico II -ha concluso Pagano -ma già una trentina di anni dopo i francesi ci conquistavano e sostanzialmente emarginavano la centralità della Sicilia nel Mediterraneo” . Pagano ha auspicato il riscatto della Sicilia da un passato negativo e marginale. Subito dopo vi sono stati numerosi interventi degli studenti e dei presenti  che hanno posto domande ai  vari relatori.