Sindaco di Furnari Mario FotiIn merito alle ultime vicende giudiziarie gravitanti intorno alla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea il Sindaco Avv. Mario Foti replica alle osservazioni dell’associazione “Agorà” come segue: “Antiche e vecchie conoscenze della politica locale con la sedicente associazione Agorà appena riverniciatasi di nuovo, dopo anni di silenzio intervengono sul dibattito della discarica Mazzarrà Sant’Andrea, per cercare di costruirsi un contegno in vista della prossima campagna elettorale furnarese. Così, nel maldestro tentativo di mettere in discussione quanto fatto da quest’Amministrazione comunale in anni di solitarie, ma efficaci battaglie, costoro tentano adesso di salire sul carro dei vincitori e di sproloquiare a posteriori con un commento alle vicende, che hanno portato alla chiusura della discarica, all’arresto dell’ormai ex Sindaco di quel Comune nonché a quello dei potenti vertici della TirrenoAmbiente Spa che, un tempo, da Sindaci e poi da sindacalisti, hanno temuto e riverito per lungo tempo.

Ciò avviene proprio nel momento in cui è stato scoperchiato e sta per essere ulteriormente svelato il quadro inquietante di complicità ed omissioni. In passato i media hanno dato ampio risalto a tante battaglie, che hanno scosso consolidati interessi e reso possibile il miracolo della chiusura della discarica, a cui nessuno credeva. La gente di Furnari e del circondario è sufficientemente informata dei fatti importanti e fondamentali che hanno liberato queste popolazioni dalla incredibile schiavitù, che ha visto la nostra aria ed il nostro ambiente asserviti agli intessi di quattro spregiudicati pseudo “imprenditori” piemontesi, a cui troppa gente ha fatto omaggi e riverenze, offrendo complicità e connivenze. Da parte nostra, che per anni siamo stati tacciati di essere temerari ed imprudenti, non abbiamo intenzione di aprire alcuna polemica con questi odierni censori, personaggi navigati e da sempre governati. Giusto per spegnere questa presunzione, quello, che ci preme rilevare, è come ancora una volta i soliti noti sono sempre pronti ad utilizzare contro il Sindaco di Furnari, che difende il proprio territorio, le stesse false argomentazioni che l’ex Sindaco Bucolo era solito usare in trasmissioni televisive, allorquando provocatoriamente denigrava ed offendeva per incarichi espletati circa 20 anni prima, nel rispetto di una corretta attività professionale.

Adesso costoro, nella foga della loro inconsistenza politica parlano di qualcuno che vorrebbe inserirsi nella gestione dell’invaso ignorando che una società mista può solo essere commissariata, mentre il provvedimento di scioglimento riguarda gli organi di governo degli enti locali, manifestando così le proprie evidenti lacune giuridiche. Orbene, mentre Bucolo aveva una plausibile giustificazione derivante dalla difesa dei suoi interessi (se così si può chiamare), gli esponenti di questa sedicente nuova associazione, invece di prendere atto dei grandi benefici che la chiusura della discarica ha comportato alla salute dell’ambiente e dei cittadini di Furnari, perdono una importante occasione per dire cose sensate. Sicché, mentre ancora una volta sorvolano sul gruppo criminale e sugli interessi, che hanno distrutto l’ambiente, sulle responsabilità di amministratori presenti e passati, sembrano oggi occupati soltanto di attaccare a testa bassa il Sindaco di Furnari e di insinuare ipotesi sulla possibile messa in sicurezza dell’invaso.

Risulta evidente che il Comune di Furnari, restituito alla sua libertà di vivere e respirare in modo pulito, ha tutto l’interesse a che il sito contaminato della discarica venga messo in sicurezza e per tale ragione interverrà legittimamente in prima persona per avere tutte le garanzie affinché quella discarica non attenti più alla salute dei cittadini per i prossimi decenni. Per tale ragione, lasciando volentieri questi inopportuni censori in compagnia dell’ex sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea con le loro interessate considerazioni, rileviamo sin da ora che continueremo a portare avanti nelle competenti sedi istituzionali gli interessi della nostra comunità per la messa in sicurezza dell’invaso”.

Foti Rodrigo

 

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