Frana sulla A18 Messina-Catania, precisazioni del Dipartimento Regionale della Protezione Civile: << “Non abbiamo competenza su monitoraggio frane e corsi d’acqua”. I fatti degli ultimi giorni e, più in generale, degli ultimi mesi, che riguardano la viabilità siciliana resa difficile da eventi franosi di varia natura, rendono necessario un intervento chiarificatore sui compiti e mansioni affidate al Dipartimento regionale della protezione civile spesso chiamato in causa in maniera impropria.
Non è compito, infatti, del DRPC Sicilia il monitoraggio delle frane e dei corsi d’acqua e tale azione, qualora possano essere coinvolte infrastrutture, è ricompresa tra quelle di competenza dei titolari del bene inerenti la gestione e manutenzione, al fine di garantirne la corretta fruizione in sicurezza.
I compiti istituzionalmente affidati al DRPC Sicilia attengono esclusivamente ad interventi non strutturali espletati attraverso emanazione di avvisi, atti di indirizzo, linee guida e attivazione delle componenti del Sistema regionale mirati ad assicurare un efficiente, efficace e tempestivo intervento in caso di calamità.
Il Dipartimento, inoltre, interviene, quando richiesto, in applicazione del principio costituzionale di sussidiarietà, ovvero per affiancare l’attività delle Amministrazioni preposte in ordinario alla tutela del territorio.
Quotidianamente emana gli avvisi regionali di protezione civile per il rischio idrogeologico e idraulico per informare sugli eventi attesi e dichiarare i prevedibili livelli di allerta e le relative fasi operative affinché possano essere attuate le procedure previste dal piano di p.c. idonee alla salvaguardia dei cittadini e delle loro attività.
L’individuazione delle criticità territoriali, la loro inclusione tra gli scenari di rischio nei piani comunali di protezione civile, nonché gli interventi di mitigazione del rischio non rientrano, quindi, tra le competenze di cui è titolare.
Il DRPC Sicilia, a seguito di eventi meteo avversi previsti, informa sulle possibili criticità idrauliche e idrogeologiche. Conseguentemente i titolari della tutela del territorio, ricevuta l’informazione, devono attivarsi per la verifica degli scenari di rischio attesi e dell’osservanza delle correlate procedure a tutela della pubblica e privata incolumità.
Nell’ottica del potenziamento del Sistema regionale e di una più capillare diffusione della cultura della protezione civile, il DRPC Sicilia proseguirà, comunque, a porre in essere tutte le iniziative utili volte ad una più approfondita e consapevole conoscenza del territorio e dei suoi rischi.>>