fdc-messinaDinnanzi alla drammatica situazione imperante negli ultimi mesi, a causa della chiusura forzata della quasi totalità delle attività commerciali a scopo preventivo, emerge fortemente la necessità di un sostanzioso ed imminente supporto alle fasce economicamente più deboli della popolazione. In molti, troppi, casi i supporti statali risultano infatti insufficienti per coprire le spese, con conseguenti suicidi da parte di un numero crescente di imprenditori in crisi (25 casi dall’inizio del lockdown, di cui 16 solo ad aprile).

È in questo contesto che emergono varie proposte di emendamenti, come quella al decreto Rilancio presentata dal Forum Diseguaglianze e Diversità (ForumDD) fondato, tra gli altri, dalla Fondazione di Comunità di Messina per «fare in modo che siano garantite tutele anche ai lavoratori più vulnerabili, travolti dalla pandemia. Parliamo di 6-7 milioni di lavoratori non raggiunti dal decreto Cura Italia e di un supporto più progressivo, commisurato alle condizioni specifiche e ai nuclei familiari, per gli autonomi».

Viene definito come un reddito di emergenza (Rem) che risulti “più equo, più accessibile e più dignitoso” dei carenti interventi in atto. Misure momentanee indirizzate alle fasce più precarie del mercato del lavoro, come soggetti con contratti a termine non rinnovati, coloro che hanno perso lavori non regolarizzati, o che non possono ricorrere al supporto economico familiare. Dopo alcune piccole iniziative locali, come la Messina Family Card che ha previsto la copertura di affitti, bollette e acquisto di generi alimentari attraverso buoni, risultano necessari interventi più copiosi da parte dello Stato a sostegno di famiglie ed imprese.

Attivo sin da fine marzo, il ForumDD aveva avanzato una proposta di emendamento (https://www.forumdisuguaglianzediversita.org/wp-content/uploads/2020/05/ForumDD-Asvis-note-revisione-Rem-6-4-20.x89907.pdf) poi inserita nella bozza del Decreto Rilancio, ma quest’ultima è risultata insufficiente e divergente rispetto agli obiettivi prefissati. Il fine di evitare le irregolarità contenendo la spesa pubblica ha avuto il sopravvento sul supporto imminente ai soggetti in difficoltà, avanzato dal Forum. «Il Reddito di Emergenza proposto da Forum Disuguaglianze Diversità e AsVis è entrato nel dibattito politico. Ma l’ipotesi allo studio del Governo non va ancora nella direzione giusta. È necessario che venga erogato il più velocemente possibile e che raggiunga il maggior numero di famiglie in difficoltà».

Questo è l’obiettivo della Fondazione di Comunità di Messina che si riconferma, così, un innovativo bacino di sperimentazione di modelli di welfare, promotore di sviluppo non solo locale. Tra le quattro fondazioni di comunità attive nel meridione, ha favorito nel territorio messinese sistemi socioeconomici etici. Con questa recente battaglia, attuata attraverso il ForumDD, tenta di far valere un suo diritto sancito dall’articolo 118 della Costituzione, ossia che lo Stato favorisca “l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”. Un diritto assolutamente da preservare, per il bene comune.

Cristina Trimarchi

 

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