Giampa DomenicoRimango letteralmente sbigottito nel leggere a mezzo stampa la decisione da parte di alcuni componenti della Commissione Regionale di Garanzia di avocare a se stessi i poteri della Commissione Provinciale e di decidere addirittura di convocare un’altra assemblea Congressuale per venerdì 22 novembre. Mi preme precisare, che la Commissione Regionale, ha assunto queste decisioni senza prendere in considerazione nessun ricorso o leggere alcun verbale della Commissione Provinciale. Une decisione di forza, a priori, a prescindere, senza considerare alcun regolamento, che peraltro assegna alla stessa Commissione Regionale un arco temporale ben definito di ventiquattro ore, entro cui la stessa avrebbe dovuto necessariamente pronunciarsi; termine abbondantemente decorso da tempo e che dunque esautora qualunque potere, che illegittimamente è stato usato. L’unica, a cui è stato concesso diritto di audizione è stata la coordinatrice della Commissione Provinciale Liliana Marasco, la quale ha difeso l’operato della propria Commissione, e non ha formalmente convocato alcuna assemblea, ma ciò ovviamente non ha fermato i nostri “garanti” regionali, per nulla terzi ed imparziali, ma anzi scandalosamente faziosi, che non rendono per nulla onore ad un partito democratico, che pone al centro dei propri principi fondanti, la legalità ed il rispetto delle regole. Ciliegina sulla torta è l’annuncio in pompa magna dell’arrivo per l’assemblea di venerdì da parte dell’On. D’Attorre, il quale ovviamente in tutti questi giorni si è guardato bene di farsi vedere in Calabria, ora la sua presenza sarebbe l’ennesima beffa per un territorio che invece ha sancito il proprio verdetto politico, eleggendomi segretario di Federazione in perfetta contrapposizione a chi pensa di poter gestire il Partito come centro di potere, per i propri ed esclusivi interessi personali. La Primavera Catanzarese è ormai un processo inarrestabile

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