roscoeDomani 19 agosto, Rumori Mediterranei jazz in corso di svolgimento a Roccella Jonica, calerà il primo dei suoi assi ospitando il gran ritorno di Roscoe Mitchell (ore 21 presso il teatro al Castello), vero gigante dell’avanguardia. Classe 1940, chicagoano e polistrumentista, Mitchell utilizza tutti i sassofoni, alcuni flauti e clarinetti, l’oboe e una vasta gamma di percussioni ma, accanto a strumenti tipici, ha sperimentato dialoghi elettronici con software interattivo; si è esibito in un trio formato da due fiati e un tenore (proprio quello operistico); ha suonato il bull roarers (strumento preistorico aborigeno, per l’occasione suonato tramite un congegno a pedali) in un quartetto d’archi e ha suonato in gruppo con un sarrussofono e una viola gigante che si suona salendo su un trespolo. Fondatore dell’Art Ensemble of Chicago, inizia la propria carriera con l’Experimental Band di Richard Abrams: la sua opera in ambito AACM è fra le più sorprendenti e importanti degli anni Sessanta. La sua ricerca musicale si basa sulla sperimentazione collettiva di strumenti e linguaggi, attraverso l’ampliamento della strumentazione e il recupero di forme desuete, dal ragtime in poi – non come revival ma quale riflessione sul concetto di composizione. A Roccella si presenterà accompagnato dal suo nuovo trio composto da Tani Tabbal e Jaribu Shaid, formidabile sezione ritmica. Ci sono tutte le premesse per una serata memorabile che proseguirà con la premiere assoluta dell’ensamble Gansan Tamount Ifassen: si tratta di sei fantastici musicisti di origine marocchina, capaci di fondere il jazz con i ritmi berberi, il rock con il blues primordiale, nel pieno rispetto di “African Noises”, il tema scelto dai due direttori artistici Vincenzo Staiano e Paola Pinchera. Al pomeriggio (ore 18), invece una bella produzione originale con il Tommaso Starace Quartet che ospita il fine contrabbassista Attilio Zanchi, che i più ricorderanno nel quintetto storico di Paolo Fresu. Sarà uno spettacolo incentrato su 14 immagini dal vasto portfolio di Berengo, immagini che raccontano una storia e che accompagnate dalla musica del quartetto creano un’atmosfera di jazz e cinema per il pubblico che gremirà l’auditorium comunale. In concerto le foto verranno proiettate su di uno schermo ed accompagnate dalla musica.

Foto scattate a Palermo, Milano, Venezia, Genova, Siena, Firenze: in ciascuna immagine accade una storia che Starace ed il suo quartetto vogliono raccontare con le loro composizioni liberamente ispirate. Fra poco invece due modi diversi di affrontare la complessa arte del piano trio con Rosario di Rosa (18,30 ex convento dei Minimi) e Giulia Facco (ore 21,30 lungomare di Siderno), in chiusura il funky dei Camera Soul. Tutte le altre info su www.roccellajazz.net

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