saldiRomani sempre più dipendenti da Internet, veneziani dal gioco d’azzardo, milanesischiavi dello shopping compulsivo e napoletani del sesso: questi i nuovi disturbi comportamentali che affliggono gli italiani. Per risolvere questi probemi sempre più persone si rivolgono all’ipnosi. A mettere in guardia su questo nuovo trend delle dipendenze è l’Accademia Internazionale “Stefano Benemeglio” delle Discipline Analogiche.Dipendenza da Internet, gioco d’azzardo, shopping compulsivo e ossessione per il sesso: sono queste le nuove “addiction” che affliggono gli italiani. «La fascia di età più esposta al rischio di sviluppare questi disturbi comportamentali ed emotivi è quella compresa tra i 14 e i 45 anni e ad essere maggiormente colpiti sono gli uomini» spiega lo psicologoStefano Benemeglio (www.ipnosibenemeglio.com), autore di numerosi studi sul comportamento umano già a partire dagli Anni Sessanta, nonché fondatore dell’onlus Accademia Internazionale delle Discipline Analogiche (www.accademianalogica.com).«Le sfaccettature del disturbo -prosegue lo psicologo- sono molteplici: c’è chi si fa travolgere da Internet fino a diventarne dipendente e chi si fa coinvolgere dal gioco d’azzardo: ma si tratta sempre di uno stesso fenomeno che caratterizza la nostra epoca. E per risolvere questi problemi sempre più persone si rivolgono all’ipnosi».Secondo l’Accademia Internazionale “Stefano Benemeglio delle Discipline Analogiche”, organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus) che si propone di contribuire allo sviluppo del potenziale umano del singolo individuo e al recupero della qualità della vita (info 800 91.01.79), almeno 3 italiani su 100 sono dipendenti da Internet, dall’acquisto dell’oggetto inutile, dal gioco d’azzardo e dal sesso ad ogni costo.«L’opinione pubblica spesso crede che la dipendenza sia solo quella legata agli stupefacenti, all’alcol o al fumo. Ma non è così: ci sono dipendenze subdole, scambiate per cattive abitudini di cui vediamo solo la punta di un iceberg. Le quattro nuove dipendenze che affliggono gli italiani sono abitudini che generalmente si possono classificare tra i comportamenti naturali e normali, ma diventano un disturbo comportamentale quando l’individuo non riesce più a farne a meno» spiega lo psicologo Stefano Benemeglio.«Provate a pensare -prosegue Benemeglio- a chi scommette su tutto, a chi va al supermarket e acquista l’oggetto più inutile e lontano dai propri gusti, a chi dopo cena si mette al computer e ci sta fino all’alba, a chi ha il chiodo fisso della sessualità e cerca sempre storie a rischio».La dipendenza in maggior crescita nella Capitale è l’Internet Addiction Disorder(dipendenza da Internet), una sindrome -forse la più tipica del nuovo millennio- legata ad una sudditanza alla tecnologia da cui sono affette molte persone che passano ore e ore davanti al computer. «Nella fase iniziale del fenomeno della rete-dipendenza c’è un’attenzione esasperata che può arrivare all’ossessione sui vari aspetti di Internet, un’ossessione che in alcuni casi rimane nell’ambito dei comportamenti normali e in altri sfocia nei disturbi comportamentali ed emotivi. Nel percorso tra normalità e disturbo vi è una fase definitiva “tossicofilia” che è caratterizzata dall’aumento del tempo trascorso on-line con un crescente senso di malessere quando si è scollegati: una condizione paragonabile all’astinenza. Infine vi è una terza tappa riconosciuta come “tossicomania” in cui l’individuo comincia a subire dei disturbi sia nei rapporti con le persone che lo circondano sia sul luogo di lavoro» puntualizza Stefano Benemeglio.Il gioco d’azzardo affligge invece soprattutto i veneziani: 4 cittadini su 100 hanno questa forma di dipendenza, di cui un terzo è donna. Gli adulti preferiscono il casinò e la bisca clandestina, mentre i giovani scelgono le macchinette, il video poker e i gratta e vinci.«La mania da gioco d’azzardo riguarda però solo i giochi che danno un risultato immediato, perché i giocatori compulsivi scommettono solo su eventi di imminente svolgimento e di altrettanto rapida soluzione. Mentre è veramente rara la dipendenza dal gioco dal lotto o dalla schedina del totocalcio, perché il risultato non è istantaneo»sostiene lo psicologo.Un’altra dipendenza sempre più diffusa soprattutto tra i milanesi è quella dello shopping compulsivo. Si tratta di un’ossessione che colpisce soprattutto le donne, che sono più esposte degli uomini agli acquisti voluttuari. C’è gente che spende più delle proprie possibilità e acquista di tutto, anche oggetti che non rientrano nei propri gusti.«L’individuo affetto da questa mania si gratifica andando in un supermarket e uscendo con il carrello pieno di cose inutili e con il portafoglio vuoto. Ma nel cervello c’è un’immensa soddisfazione, una soddisfazione che dura poco, fino all’ingresso al prossimo supermarket» precisa Stefano Benemeglio.Per quanto riguarda invece la “sex addiction”, sono vittime di questa dipendenza soprattutto i napoletani: il 2 per cento. Si tratta di un disturbo comportamentale che si abbina spesso con altre dipendenze: ad esempio molti sesso-dipendenti sono anche rete-dipendenti. Ci sono diversi casi di donne affette da questa ossessione, ma sono soprattutto gli uomini ad esserne colpiti. «Si tratta di persone che sentono l’impulso di fare l’amore in continuazione e di parlarne, ma l’elemento più significativo della dipendenza è dato dalla ricerca di situazioni sempre più rischiose, quali ad esempio corteggiare donne o uomini sposati per avere il brivido di vivere il pericolo di essere sorpresi» commenta Stefano Benemeglio. Spesso il “sexual addicted” è scambiato per un irriducibile “latin lover”, invece è solo uno schiavo della sessualità che più che l’atto fisico si sente appagato dal brivido del proibito.

ilfattoonline.com

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