ragusa elenaRiceviamo e pubblichiamo. Nota stampa della consigliera Elena Ragusa: <<Quello di Cbc è un misero tentativo di far passare per vere, utilizzando il condivisibile discorso portato avanti con civiltà dai sindacati confederali e dell’Ugl, le tantissime bugie finora dette e ripetute creando un grave danno agli asili nido e di conseguenza ai bambini e alle stesse lavoratrici che affermano di difendere.

Facendo da sponda a quelle forze che nella passata amministrazione avevano tagliato gli asili nido senza che Catania bene comune dicesse una sola parola, Iannitti e i suoi, fin da quando queste strutture furono salvate dall’Amministrazione Bianco, cominciarono a far terrorismo spargendo dubbi sul funzionamento di un servizio che, per i nuovi parametri di legge, non poteva più consentire spese incontrollate. Questa campagna di denigrazione condotta sulla stampa ebbe come conseguenza un drastico calo del numero dei bambini iscritti. Dopo aver fatto la frittata Catania bene comune si chiede ora perché il bando riguardi soltanto 360 bambini, ossia quelli ancora iscritti al servizio. Probabilmente farebbero meglio a farsi un bell’esame di coscienza, anche se finora non ha dimostrato molta responsabilità. La finiscano, per esempio, di far finta che l’Amministrazione comunale stia per licenziare qualcuno. Si tratta soltanto di una delle tante falsità ripetute come un mantra in questi mesi.

Quanto poi al bando contestato non da Cbc che solo in ultimo si è aggregato a questa battaglia, per certi versi condivisibile, si ricorda che durerà quattro mesi, occuperà 360 bambini ai quali se ne aggiungeranno altri 150 circa grazie ai Pac. Sempre che Catania bene comune non lavori ancora per far scappar via i bambini iscritti, causando danni forse irreversibili al servizio e alle lavoratrici.>>

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