Nel primo pomeriggio di oggi i Carabinieri della Compagnia di Soveria Mannelli e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Catanzaro hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Luciano Scalise, 35 anni, pregiudicato, accusato di concorso nel duplice omicidio di Francesco Iannazzo e Giovanni Vescio, avvenuto lo scorso 19 gennaio a Decollatura. I Carabinieri, dalla visione dei filmati estrapolati dal sistema di video sorveglianza del bar “del Reventino”, di proprietà di Scalise, avevano identificato Domenico Mezzatesta e il figlio Giovanni come autori materiali del grave fatto di sangue.

Proprio dalla visione di detti filmati e dall’escussione delle persone informate sui fatti, emergeva che il delitto era avvenuto dopo un’accesa discussione all’interno del citato esercizio commerciale tra i Mezzatesta e le due vittime, Giovanni Vescio e Francesco Iannazzo.

La discussione tra i quattro protagonisti aveva per oggetto alcuni atti intimidatori subiti dal Mezzatesta. Gli stessi filmati venivano visionati dai Carabinieri in modo ancora più approfondito allo scopo di evidenziare le condotte degli altri partecipanti alla riunione o dei soggetti comunque presenti al momento del duplice omicidio. Veniva quindi analizzata la condotta di Luciano Scalise, che risulta proprietario del bar “del Reventino”, da cui è stato possibile rilevare che lo Scalise avrebbe spalleggiato.

Da quanto si evince dai filmati lo Scalise sarebbe stato presente alla scena fungendo da palo e , sempre secondo le accuse, alla fine della sparatoria quando Domenico Mezzatesta esce dal bar, si sarebbe allontanato indisturbato dalla scena dell’omicidio impartendo direttive a tutti gli avventori ed agli altri presenti.

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