SICILIA – Continua il trekking elettorale di Datamonitor per BlogSicilia. A 40 giorni dalle elezioni, quasi la metà degli elettori si posiziona nell’area del non voto: è questo il dato politicamente più rilevante, che trova ulteriore conferma in questa quarta rilevazione. La dimensione dell’area del non voto, a poco più di un mese dalle elezioni, è, per volume, il doppio rispetto alle stime medie: è costante e non si riduce, come capita in tutte le casistiche elettorali in prossimità del voto. Vedremo nella prossima rilevazione se assisteremo a uno sganciamento di un’area verso l’altra, ma non sarei sorpreso del contrario.

I due candidati Nello Musumeci e Rosario Crocetta sono praticamente pari con due elementi interessanti: Crocetta registra un trend in crescita, mentre Musumeci è in flessione. Non si tratta di spostamenti forti ma costanti. Miccichè si conferma terza forza con il 18%, segue Fava con l’11,5%, Giancarlo Cancellieri al 7%, De Luca al 2%, Mariano Ferro al 2,2% e Davide Giacalone allo 0,8%.

Per quanto concerne i partiti, questa è l’ultima rilevazione senza le liste che verranno presentate nei prossimi giorni e potranno modificare anche radicalmente un quadro così poco stabile. Si registra un trend negativo, pari al suo candidato ma più marcato, del Pdl che dall’inizio di settembre perde il 4%, mentre il Pd guadagna 2 punti percentuali passando dal 18 al 20%diventando, in questa rilevazione, il primo partito siciliano.

Per la terza forza politica sono in ballottaggio Udc all’11% e il Partito dei Siciliani/Mpa al 12%. Superano la soglia del 5% il Movimento 5 Stelle al 7% e Grande Sud al 5,5%, mentre tutti gli altri partiti si trovano sul filo del quorum.

Ultimo elemento interessante è il rapporto tra la lista e il candidato: Nello Musumeci registra un 2,5% in più rispetto alla somma delle percentuali dei partiti che lo sostengono: Pdl, La Destra e PID, che insieme arrivano al 27%. Rosario Crocetta, invece, perde il 2% rispetto al totale della lista formata da Pd e Udc che arriva al 31%; stessa sorte per Gianfranco Miccichè che, come candidato, registra un 18% mentre la somma dei partiti che lo sostengono arriva al 19,5%. Trend inverso per Fava la cui coalizione si ferma al 10% mentre lui arriva fino all’11,5%. In questo senso sembra che parte dell’elettorato delle liste di Gianfranco Miccichè siano attratti da Crocetta e soprattutto da Musumeci e che lo stesso Crocetta subisca una forte perdita di consenso a favore di Fava. (Fonte: Datamonitor.it – Michelangelo Tagliaferri – 20 settembre 2012)

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