adozione_per_singleLa Cassazione nella sentenza depositata ieri sostiene come i tempi “siano maturi” perché il legislatore possa “provvedere nel concorso di particolari circostanze, ad un ampliamento dell’ambito di ammissibilità dell’adozione di minore da parte di una singola persona anche con gli effetti dell’adozione legittimante”. Aprire le adozioni anche ai single sarebbe una svolta che secondo Marco Griffini, presidente dell’Associazione amici dei bambini (Aibi), uno tra i primi enti autorizzati alle adozioni internazionali, è sicuramente utile per riaprire il dibattito: “Bisogna scegliere tra il male maggiore e il bene minore il male maggiore per un bambino è rimanere in istituto, il bene minore, di fronte al bene maggiore che è quello di aver la famiglia migliore possibile, è avere un genitore single”. ”Negli ultimi anni – sottolinea – il mondo delle adozioni è radicalmente cambiato. Si assiste ad un aumento vertiginoso dei bambini abbandonati a fronte di una diminuzione delle coppie disponibili all’adozione. Nel 2003-2004, ad esempio, vi erano circa 145 milioni di bambini abbandonati, cifre ritoccate in aumento nel 2010 che hanno portato il numero a 163 milioni coè, in cinque anni vi è stato un aumento di 20 milioni di bambini abbandonati. A fronte di ciò – spiega ancora Griffini – dal 2006, vi è stata una diminuzione delle famiglie disponibili. Se, infatti, nel 2006 erano circa 6.500 l’anno, nel 2010, sino al 30 giugno, erano 1.500. Tra il 2006 e il 2010 c’è stato cioè un calo di quasi il 50%”. In questo senso, quindi, secondo Griffini, ”ha ragione la Cassazione, i tempi sono maturi se non altro per riaprire il dibattito. La sentenza di oggi è un’opportunità per riflettere. Sino ad ora, infatti, non vi è stata da parte di chi gestisce la questione attenzione ai mutamenti, nessuno ha analizzato le cause per cui vi è questa diminuzione di coppie sposate che chiedono l’adozione mentre l’abbandono, che riguarda tutti i Paesi, è in aumento. I tempi, quindi, sono maturi, almeno per aprire la discussione”. Secondo Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, rete trasversale sui diritti civili, “la sentenza della Cassazione dimostra quanto la politica e il legislatore italiano siano indietro. La Cassazione in questo modo interpreta la società meglio della politica, ribadendo che l’adozione per i single non sarebbe contraria alla ‘Convenzione dei diritti del fanciullo”. “Quella delle adozioni per i single sarebbe una decisione sacrosanta non solo per chi vuole adottare, ma anche per quei tanti bambini che così potrebbero finalmente avere una famiglia. Come Equality Italia – conclude Mancuso – ci faremo da subito promotori di un confronto politico trasversale”.

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