forestali Da oggi i boschi messinesi rimarranno incustoditi. Duemila lavoratori dell’Azienda Foreste, infatti, saranno sospesi dalla loro attività di lavoro a causa della mancanza di risorse provenienti dalla Regione Sicilia. Ciò che i sindacati avevano paventato nelle scorse settimane è diventato, quindi, una triste realtà.

 

“In bilancio – denunciano i segretari generali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, Calogero Cipriano, Giovanni Mastroeni e Salvatore Orlando – risultano ben 150 milioni di euro destinati all’Azienda Foreste Siciliana. Vorremmo capire perché non si attinge a quei fondi per dare continuità occupazionali ai forestali messinesi e garantire dunque la prevenzione e la manutenzione dei boschi anche in considerazione della stagione estiva ormai entrata nel periodo più caldo dal punto di vista del rischio incendi”.

 

Una presa di posizione dura dei sindacati che definiscono la decisione “inconcepibile viste le risorse presenti in bilancio e i proclami di assicurazione del Presidente della Regione Crocetta che pubblicamente difende i lavoratori e poi con azioni di governo tende smantellare il sistema Forestale – sostengono ancora Cipriano, Mastroeni e Orlando – Abbiamo interessato immediatamente la Prefettura di Messina richiedendo, per la giornata di lunedì 22 luglio, un incontro per illustrare i motivi della protesta e sollecitare un intervento nei confronti del Presidente della Regione, dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura e l’Azienda Foreste Demaniali regionale”.

 

Lunedì 22 luglio, dalle ore 10, sotto la sede dell’Azienda Foreste in via Giordano Bruno, si terrà la manifestazione di protesta dei lavoratori forestali.

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