2011Nel fine settimana appena trascorso i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Crotone hanno sequestrato cento chilogrammi di materiale pirotecnico proibito e proceduto alla denuncia in stato di libertà di due soggetti.

 Durante un servizio straordinario del territorio disposto dal Comando Provinciale di Crotone volto proprio al contrasto del fenomeno in questione , nel corso un posto di controllo verso le undici di sera di sabato 19 dicembre una “gazzella” ha intimato l’alt ad un furgone che procedeva a velocità sostenuta alle porte di Crotone lungo la Statale 106.

Durante il controllo, nel corso del quale il conducente ha mostrato un insolito ed ingiustificato nervosismo, si è proceduto ad una perquisizione del mezzo da cui è emerso che, abilmente occultati, vi erano numerosi scatoloni contenenti artifizi pirotecnici di varia natura, da quelli più comuni a quelli maggiormente pericolosi.

Dai primi accertamenti è emerso che il mezzo fosse proveniente da Napoli e che il materiale sequestrato era pronto ad essere immesso sulla piazza crotonese, ove ormai stanno per cominciare a spuntare le prime bancarelle che vendono sovente senza autorizzazione alcuna i fuochi di artificio.

I militari quindi hanno proceduto alla denuncia in stato di libertà di un trentenne isolitano e di un venticinquenne rumeno per possesso di materiale esplodente; quanto sequestrato, una ventina di scatoloni per un peso complessivo di cento chilogrammi, è stato invece fatto brillare alle prime luci dell’alba dai Carabinieri Artificieri giunti dal Comando Provinciale di Cosenza. L’urgenza dell’intervento è stata dettata dalla circostanza nota, ma purtroppo spesso ignorata, secondo cui questi prodotti, spesso costruiti in paesi privi di regolamentazioni in tal senso, o peggio ancora in qualche scantinato nostrano – e quindi senza alcuna cognizione tecnica – sono delle vere e proprie santa barbara pronte a saltare in aria in qualsiasi momento, alla prima variazione termica o sollecitazione di qualsiasi genere.

2012È circostanza purtroppo nota la lista di persone – spesso bambini – menomate negli arti o all’apparato visivo nei giorni immediatamente successivi al Capodanno, nella nostra provincia : particolari criticità provengono – è il caso di ricordare- non solo dalla vendita diretta di prodotti senza alcuna autorizzazione ed etichettatura, ma anche dal semplice raccogliere o giocare con fuochi raccolti per strada che solo apparentemente sembrano inerti.

Per concludere, si sottopongono all’attenzione ( in questo caso si richiede con cortesia la collaborazione anche degli organi di stampa per l’opportuna veicolazione mediatica) , alcune semplici regole di comportamento da adottare per l’uso sicuro dei fuochi d’artificio.

Si tratta di consigli e informazioni che potranno esservi d’aiuto per trascorrere delle giornate di festa in serenità e sempre all’insegna della sicurezza.

• Non esistono fuochi di artificio “sicuri”, anche se ne è permessa la vendita; perfino le stelline, che i bambini usano con disinvoltura, bruciano a 300°C e perciò sono potenzialmente in grado di provocare incendi sui tessuti.

• I giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un’etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d’appartenenza e le modalità d’uso.

• Possono essere venduti in tutti gli esercizi che sono in possesso di licenza per la vendita di giocattoli e possono essere acquistati da tutti, purché almeno quattordicenni (solo ed esclusivamente giochi pirici che risultano declassificati o di libera vendita).

• Se il gioco pirotecnico che state acquistando è privo di etichetta, è sempre da considerarsi proibito e, quindi, non di sicuro utilizzo.

• I prodotti pirotecnici classificati dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza in IV (artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti) e V categoria (giocattoli pirici), invece, possono essere venduti solamente nei depositi dei fuochi d’artificio o nelle armerie autorizzate ed acquistati con porto d’armi o nulla osta, sempre comunque con l’obbligo di denuncia alle Forze dell’Ordine, ma non possono essere accesi senza licenza.

• Al momento dell’accensione, mai avvicinare viso e occhi alla miccia.

• Se non se ne può fare a meno, i bambini non vanno mai lasciati soli a usare fuochi di artificio.

• I fuochi di artificio vanno accesi all’aperto, lontano da case, automobili e dalla scatola degli altri fuochi per limitare il rischio di incendio e incidenti.

• Fare attenzione alla direzione in cui si lanciano i fuochi: non ci siano delle persone, perciò non vanno lanciate verso zone buie né da balconi né da finestre.

• I fuochi non vanno mai accesi dentro nessun tipo di contenitore, soprattutto se in ferro, perché l’esplosione degli artifizi potrebbe generare la dispersione di schegge omnidirezionali che si trasformerebbero in tanti piccoli e pericolosi “proiettili”.

• Mai bagnarli con acqua, alcuni fuochi sia legali che illegali hanno contengono alluminio, quest’ultimo se a contatto con l’acqua potrebbe andare in autocombustione provocando lo scoppio non voluto dell’artifizio. In caso di ustione è consigliabile raffreddare la zona colpita per limitare i danni alla pelle determinati dall’aumento della temperatura.

• Quando si trovano fuochi d’artificio che funzionano male e perciò non bruciano, non si deve mai cercare di riaccenderli ma bisogna allontanarsi dalla zona e segnalare la loro presenza alle forze di Polizia per la loro corretta inertizzazione, mediante l’intervento di personale specializzato.

• Non cercare di accendere i fuochi trovati per terra: taluni impiegano ore (sino a 12) a bruciare il cartoncino pressato della spoletta. Il movimento del corpo nell’avvicinarsi ad un fuoco inesploso, a causa del piccolo movimento di aria che si crea, può alimentare la fiammella provocando l’esplosione.

• Non provare a recuperare la miscela esplosiva od esplodente dai fuochi non esplosi e non provare a costruire fuochi d’artificio artigianali: delle semplici cause esterne tipo la pressione, l’urto, lo sfregamento ed il calore potrebbero determinare un’esplosione non controllata, con conseguenze anche gravi.

• E’ assolutamente vietato vendere ed acquistare in forma ambulante prodotti realizzati clandestinamente. Costituisce reato, che punisce sia il commerciante sia l’acquirente.

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