carabinieri posto controllo meQuesta mattina, circa 120 Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, supportati da velivoli dell’Arma, carabinieri cacciatori e unità cinofile, hanno dato esecuzione a 11 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 8 ordinanze applicative della misura cautelare degli arresti domiciliari, 3 provvedimenti di obbligo di dimora e 2 obblighi di presentazioni alla P.G..

I destinatari dei provvedimenti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, rapina a mano armata, estorsione, furto e ricettazione. È stata neutralizzata, di fatto, una fitta ed articolata rete di spacciatori operanti nel capoluogo cosentino e nel comprensorio della sibaritide.

 

 

I provvedimenti, emessi dal Tribunale di Castrovillari, per procedimenti già avviati dalla soppressa Procura di Rossano, sono stati ottenuti sulla scorta delle indagini condotte dalla Compagnia Carabinieri di Rossano ed avviate a seguito della morte per overdose di un giovane rossanese, avvenuta nel ottobre 2011, e nel corso delle attività investigative svolte per il tentato omicidio di Manzi Antonio e del figlio Francesco, commesso nel luglio 2011. Le investigazioni hanno già consentito di trarre in arresto in flagranza di reato 8 persone e sequestrare ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti nonché di segnalare decine di soggetti quali assuntori di sostanze stupefacenti alle competenti autorità amministrative.

 

 

I particolari dell’operazione “Carambola” saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che sarà tenuta presso il Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza alle ore 11:00 odierne.

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