SAM_1302Nei giorni scorsi, sul lungomare di Schiavonea, nell’ambito di un’ampia attività avviata dalla Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, diretta dal Capitano di Fregata (CP) Antonio D’AMORE, per la tutela dell’ambiente e del litorale marino e costiero, sono state avviate le operazioni di demolizione delle imbarcazioni da pesca remo-veliche più vecchie ed ormai non più idonee alla navigazione.

Questo tipo di imbarcazioni non consentono più ai pescatori di navigare in completa sicurezza e non consentono di poter lavorare a bordo in condizioni di igiene e comodità e con le dovute garanzie per la loro incolumità personale, come previsto dalle più recenti normative in materia di sicurezza della navigazione e di vita a bordo delle navi

Alla presenza di personale militare della Guardia Costiera, dei proprietari e degli armatori, 11 delle imbarcazioni in questione sono state demolite da una locale ditta che hai poi proceduto allo smaltimento dei materiali residui della demolizione.da pesca.

Alle operazioni hanno partecipato anche il Sindaco di Corigliano Calabro, Giuseppe Geraci, l’Assessore all’urbanistica Francesco Scorzafave e il dirigente del settore governo ed uso del territorio Franco Vercillo.

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Si è così nuovamente concretizzata la sinergia tra Capitaneria di porto, Amministrazione comunale ed il ceto peschereccio, nell’intendimento condiviso di concentrare tutte le unità adibite alla pesca professionale nell’area appositamente individuata nel piano comunale di spiaggia, creando quella opportuna separazione tra bagnanti e pescherecci tante volte auspicata dalla Guardia costiera per prevenire gli incidenti in mare e sulle spiagge.

Nel periodo estivo, sempre a cura del Comune, verrà posizionato un corridoio di lancio che permetterà la partenza e l’arrivo delle unità in completa sicurezza sia per i conduttori e marinai che per i bagnanti, che potranno godere del mare e della spiaggia non temendo incidenti da parte di chi, invece, in mare ci va per lavoro.L’amministrazione comunale si è impegnata ad organizzare gli spazi da adibire al ricovero delle citate unità, delimitandole perimetralmente ed indicando con apposita cartellonistica la destinazione delle aree demaniali marittime in questione alla sosta delle unità da pesca.

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La Guardia Costiera, nell’ambito dell’aggiornamento del documento programmatico di mappatura delle coste, svolto secondo le direttive della Direzione marittima di Reggio Calabria, continuerà a cercare la sinergia con le Amministrazioni comunali dei 16 comuni costieri del Compartimento marittimo, finalizzata all’eliminazione degli ostacoli ed impedimento alla libera fruizione delle spiagge e delle aree demaniali marittime ed al contrasto di ciò che può deturpare l’ambiente marino.

 

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