Riconoscimento della Peo ai lavoratori della Città Metropolitana di Messina, la Cisl Funzione Pubblica: «Ancora non corrisposti per una inspiegabile marcia indietro della Dirigente. Si trovi una soluzione per evitare una inevitabile escalation di ricorsi» 

6 ottobre ’21 – Il contratto per la loro stabilizzazione è stato firmato oltre nove mesi fa. Un traguardo importante per i 95 lavoratori della Città Metropolitana di Messina soprattutto perché arrivato dopo vent’anni di servizio presso l’Ente di corso Cavour. Ma a Palazzo dei Leoni non è stato ancora tutto risolto perché questi lavoratori attendono ancora il riconoscimento delle progressioni economiche orizzontali.

Per questo il rappresentante sindacale della Cisl Funzione Pubblica di Messina, Giovanni Coledi, ha scritto al Sindaco metropolitano e al segretario generale dell’ente chiedendo un rapido riscontro rispetto alle richieste dei lavoratori e dei sindacati.

Negli anni scorsi, l’accordo per la partecipazione dei contrattisti alla selezione per le progressioni era stato raggiunto grazie a norme di legge del contratto nazionale e pareri dell’Aran così da reperire le somme a carico del fondo della contrattazione decentrata, per tutte due le progressioni, per un importo totale di circa 36.000 euro più oneri.

«Purtroppo – sottolinea Giovanni Coledi, rappresentante della Cisl Funzione Pubblica di Messina – il Dirigente del settore personale e finanziario ha adombrato dubbi sulla legittimità della corresponsione al personale stabilizzato e per tale motivo ha richiesto apposito parere al Dipartimento della Funzione Pubblica.

Il parere reso dal Dipartimento, secondo noi ed i nostri legali, è sufficientemente chiaro dal momento che ricollega la possibilità di riconoscere tale maturato economico al personale stabilizzato laddove vi sia continuità e corrispondenza delle mansioni ed attività lavorative svolte. Per tale motivo era stato richiesto ai dirigenti di attestare tale condizione».

Sembrava pertanto tutto risolto, ed invece con inaspettata e insostenibile sorpresa, la Dirigente ha operato una, a parere della Cisl Fp, inspiegabile marcia indietro, ritenendo che il parere del Dipartimento non fosse sufficientemente chiaro. A nulla sono valse le numerose interlocuzioni supportate da argomentazioni e sentenze che evidenziavano la legittimità della conferma dei benefici.

«Come organizzazione sindacale – aggiunge Coledi – crediamo che chi riveste un ruolo di responsabilità gestionale, si dovrebbe assumere le proprie responsabilità e risolvere le problematiche del personale di dell’Ente e non costringere gli stessi ad adire le vie legali con sacrifici finanziari individuali ma che certamente diventeranno anche aggravio di spesa per l’Ente. Riteniamo riprovevole questa condotta e la disapproviamo con tutta la nostra forza.

La Città Metropolitana di Messina non può non trovare una soluzione, anche in via transattiva, per evitare una inevitabile escalation di ricorsi alla magistratura, che si prospetta. E ci stupisce non poco la ventilata richiesta di parere alla Corte dei Conti».

La Cisl Funzione Pubblica ha, quindi, chiesto una convocazione da parte dell’Amministrazione affinché si possano avere dati finanziari certi per poter avviare in maniera corretta un percorso di ri-contrattualizzazione del rapporto di lavoro.

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