A tale proposito l’Unione Nazionale Consumatori Calabria ha predisposto un modello di richiesta rimborso da inoltrare alla RAI, che potrà essere scaricato dal sito internet dell’associazione o ritirato direttamente presso l’ufficio legale della stessa, inoltre poiché il servizio è rivolto a cittadini con basso reddito, viene offerto gratuitamente. Non è necessario inviare all’Unione Nazionale Consumatori Calabria la copia per conoscenza tramite raccomandata, e’ sufficiente spedire la lettera per posta ordinaria, come predisposta nel fac-simile, possibilmente con qualche contributo in francobolli inserito nella busta.
Ricostruiamo la vicenda: finora non si era provveduto all’esonero del pagamento del canone RAI che doveva decorrere a partire dal 2008,
sul presupposto che la normativa di riferimento demandava ad un decreto che doveva essere emanato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
In sintesi l’articolo 1, comma 132, della legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (legge finanziaria 2008) ha stabilito l’abolizione del pagamento del canone di abbonamento RAI per i soggetti di età pari o superiore a settantacinque anni e con un reddito proprio e del coniuge non superiore complessivamente a euro 516,46 per tredici mensilità; lo stesso comma prevedeva un rinvio ad un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze che doveva indicare le modalità applicative delle disposizioni contenute nello stesso comma, in definitiva la procedura da seguire per chiedere l’esonero dal pagamento del canone RAI.
Tale disposizione normativa sopra citata è stata modificata dal comma 2-bis dell’articolo 42 del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, aggiunto, in sede di conversione, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31 che modificava l’art. 132 nella seguente formulazione definitiva: «A decorrere dall’anno 2008, per i soggetti di età pari o superiore a settantacinque anni e con un reddito proprio e del coniuge non superiore complessivamente a euro 516,46 per tredici mensilità, senza conviventi, è abolito il pagamento del canone di abbonamento alle radioaudizioni esclusivamente per l’apparecchio televisivo ubicato nel luogo di residenza. Per l’abuso è irrogata una sanzione amministrativa, in aggiunta al canone dovuto e agli interessi di mora, d’importo compreso tra euro 500 ed euro 2.000 per ciascuna annualità evasa».
Pertanto con tale ultima disposizione è stato soppresso il limite massimo annuo disponibile di 500.000 euro ed è stato eliminato anche l’obbligo della emanazione di un decreto del Ministero dell’economia e delle finanze recante l’indicazione delle modalità applicative delle disposizioni che non necessitano più.
Pertanto i soggetti di età pari o superiore a settantacinque anni e con un reddito proprio e del coniuge non superiore complessivamente a euro 516,46 per tredici mensilità, potranno chiedere il rimborso dei canoni RAI relativi agli anni 2008 (euro106), 2009(euro 107,50), 2010 (euro 109), per un importo complessivo pari a euro 322,50, tenendo presente che il rimborso si può chiedere entro tre anni dal pagamento del canone non dovuto.