fotoNel pomeriggio di ieri i carabinieri della Stazione di Catanzaro Principale hanno tratto in arresto una donna sorpresa a appiccare un incendio all’interno della Villa Margherita. Intorno alle 15, un passante aveva allertato il militare di servizio alla caserma di Piazzale Trieste, ubicata a pochi metri dai giardini pubblici, informandolo che dalla vicina Villa Margherita si stava sprigionando una densa colonna di fumo. Subito il militare, riscontrata l’effettiva presenza di fumo proveniente dai giardini pubblici, avvisava gli altri colleghi in quel momento presenti al fine di intervenire sul posto e verificare quanto stesse accadendo. Prontamente i militari accedevano alla villa e si sparpagliavano per individuare il punto preciso da cui si stavano propagando le fiamme; una volta localizzato il sito, scavalcavano una ringhiera in legno e, percorso un piccolo sentiero, si imbattevano in una donna che, dopo aver appiccato un rogo al suolo, ove precedentemente aveva accumulato dei piccoli grovigli di sterpaglie e rami secchi, stava alimentando le fiamme mediante l’utilizzo di una paletta in plastica del tipo comunemente usato per scopi domestici.

Una volta bloccata la donna, che non opponeva alcuna resistenza ma, anzi, appariva in forte stato confusionale, con l’ausilio di un grosso macigno, i militari riuscivano inizialmente ad attenuare le fiamme e, successivamente, attraverso l’uso di alcuni bastoni di legno reperiti sul posto, a domare le fiamme evitando conseguenze più gravi. Dopo aver accertato che non vi erano ulteriori focolai e che il pericolo era ormai scampato, la donna, una 34enne catanzarese, nubile, disoccupata, con disturbi psichici e una complessa situazione familiare, è stata accompagnata in caserma per la compilazione degli atti di rito e successivamente presso la sua abitazione del quartiere Sala dove è rimasta ristretta in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. La donna, che era stata trovata in possesso di un accendino, un paio di forbici, una paletta in plastica e un paio di guanti in gomma, il tutto posto sotto sequestro, dovrà rispondere del reato di incendio boschivo.

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