Alecci: “Oggi un Consiglio Regionale molto intenso in cui sono stati dibattuti temi importantissimi per la tutela e lo sviluppo dei nostri territori, per il futuro della nostra regione.”

Una sintesi dei miei interventi:

SULLA GOVERNANCE UNICA PER RIFIUTI E ACQUA

Non sono contrario a priori alla nascita di una Multiservizi per la gestione unica di questi comparti strategici, ma occorre procedere con i tempi giusti. Anche per evitare di correre e poi sbattere contro un muro. La struttura che deve nascere dovrà avere tutte le carte in regola dal punto amministrativo per poter esercitare in pieno la sua funzione e assicurare l’intercettazione dei fondi del PNRR in scadenza. Per questo ho espresso le mie perplessità riguardo la maggioranza qualificata in aula prevista per votazioni di questo tipo, per non rischiare che la decisione presa oggi sulla costituenda Multiservizi potesse essere impugnata, mettendo a rischio l’intercettazione dei fondi stessi. In casi come questi “la forma è sostanza”, e non c’è tempo per salti nel buio! Per quanto riguarda le risorse idriche mi ero già espresso circa 2 mesi fa sulla necessità di “pubblicizzare” Sorical e partire dal suo know-how per l’ottimizzazione del servizio e sono lieto che la Giunta si stia muovendo in questa direzione. Ma le tematica dei rifiuti necessita un ulteriore approfondimento. Prima di unificare le ATO provinciali bisognerebbe intervenire localmente per portare tutti i sistemi di smaltimento ad un livello ottimale, prendendo ad esempio le esperienze migliori presenti nella nostra regione e procedendo all’ammodernamento degli impianti non adeguati. I rifiuti devono essere una risorsa, attraverso l’ottimizzazione della raccolta differenziata su tutto il territorio regionale, la loro lavorazione e la vendita dei prodotti che ne scaturiscono: la termovalorizzazione deve essere l’ultima possibilità.

SUI FONDI DESTINATI ALL’ACCOGLIENZA DEI RIFUGIATI UCRAINI E ALLA DEPURAZIONE

Ritengo utile la destinazione di parte dei Fondi Comunitari per finanziare l’accoglienza da parte dei Comuni dei rifugiati provenienti dall’Ucraina, ma ancora, dopo oltre un mese non è stato fatto alcun avviso pubblico per permettere ai sindaci di utilizzare o adeguare strutture che di fatto potrebbero essere già sfruttate. Per quel che riguarda la depurazione, spero che i fondi destinati al tentativo di salvaguardare le coste tirreniche da Nicotera a Tortora, in cui il problema è certamente più gravoso, siano solo i primi cui seguiranno fondi per interventi da effettuare su tutta la costa calabrese, laddove necessario. Anche perché, come messo in evidenza attraverso una mia interrogazione precedente, gli interventi su 22 impianti che la Regione stessa aveva individuato come “urgenti e da eseguire nell’immediato” già nel giugno 2020, oggi sono stati dimenticati senza nessuna previsione d’intervento e gli impianti stessi rischiano di essere a breve sequestrati con danni ingenti per tutti i territori interessati.

SUL PIANO DI SVILUPPO E COESIONE

Una delle responsabilità maggiore della politica è certamente quella di riuscire ad avere una visione d’insieme per poter distribuire le risorse a disposizione al meglio, per rispondere alle esigenze dei territori. In questo senso mi sembra difficile da comprendere la scelta di prelevare ben 22 milioni di euro dalla gestione delle risorse idriche, tematica da decenni e ancora oggi al centro della discussione politica in Calabria, e destinarli alla digitalizzazione. Anche perché credo che prima di destinare fondi alla tecnologia si debba provare a interloquire con le amministrazioni comunali e comprendere quali siano le priorità principali per i cittadini. Ad esempio le politiche sociali, settore in cui ogni giorno amministratori e strutture svolgono un lavoro fondamentale per le nostre comunità, tra mille sacrifici e in perenne scarsità di fondi, dando risposte alle persone più fragili e alle loro famiglie. Reputo necessario che, prima di assegnare risorse alle varie azioni da intraprendere, si possa ragionare in maniera più concreta e aderente alle esigenze quotidiane dei calabresi.

SUI PARCHI MARINI

Il nostro mare è una risorsa straordinaria, con oltre 700 km di costa e 5 parchi marini. Ma dal punto di vista organizzativo siamo ancora all’anno zero. I parchi infatti non sono delimitati, non ci sono sedi operative, l’Ente per la tutela dei Parchi è composto in Regione da un solo dipendente con l’aiuto di un consulente e solo 180 mila euro di dotazione finanziaria. In altre regioni una risorsa di questo tipo sarebbe valorizzata e sviluppata in maniera sempre crescente, mentre la Regione Calabria, per esempio, non ne ha previsto una partecipazione alla recente Bit di Milano, la fiera del Turismo. Mi auguro che in futuro a questa risorsa, che può rappresentare un grande strumento di valorizzazione della nostra Calabria, possa essere destinata l’attenzione che merita.

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