91Nota stampa diffusa da Associazione “Ardos” e dal Movimento “Donne per le Donne”: <<In occasione della Giornata Nazionale TSM (Tumore al seno metastatico) del 13 ottobre, molte donne, prevalentemente di provenienza calabrese, tra cui le scriventi, hanno deciso di riunire la propria voce in un coro associativo, in una metastasi di vita, per ramificare le necessarie istanze di diritto alle cure, attenzionando il limite noto della realtà delle cose. Per questa ragione abbiamo deciso di riunirci presso la piazza antistante la Cittadella Regionale dalle ore 10 alle 13, con l’obiettivo di far udire le note di una malattia, di cui spesso si fa concerto, senza conoscerne l’essenza, abbandonata nell’inconsapevolezza di una dolorosa solitudine, e nello sconforto di un sentiero senza la compagnia di una guida fatta di diritti. Ma ci rimane la luce di un dovere, quello di farci sentire, per illuminare le cellule della nostra speranza e di chi domani avrà ancora necessità di esistere, e credere in una sanità che non l’abbandoni, in un’infusione di rinata vita.

90Vogliamo dire basta alle territoriali promesse disattese: la salute è un diritto ed è un diritto la sua stessa cura, in tutto il territorio nazionale, senza discriminazioni; vogliamo dire basta alla disperazione di un’incerta cura e un’instabile presa in carico, responsabile di continua emigrazione sanitaria al Nord, a sua volta causa di dispendio di risorse, che potrebbero contrariamente essere usate per tamponare l’emorragia di donne anemiche, eppure rubre di voglia di farcela, di essere trasfuse di considerazione, di semplice dignità: il più efficace chemioterapico. Non è più sufficiente una parolina di promesso screening mammografico se poi l’attesa è lunga; non può bastare il titolo di uno screening per pubblicare un libro che ha una storia, fatta di tanti altri momenti, di personaggi e luoghi, di medici e strutture. La prevenzione è, e rimarrà il momento fondamentale per ridurre il numero di donne metastatiche, ma da sola non basta. È stato chiesto più volte un incontro con le istituzioni, nello specifico con la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli o un suo collaboratore, ma ad oggi non è stato possibile riunirci a un tavolo di discussione. Conoscendo il percorso della malattia oncologica, dalla diagnosi a tutto il successivo percorso terapeutico, possiamo certo dire di sentirci legittimata a sederci al tavolo di discussione: abbiamo necessità di continuare a vivere, di vivere una famiglia e come tutti, di lavorare e avere affetti, progettare un domani. Non è facile ricostruirsi una nuova identità nella patologia, e non è facile adattarla ai solchi di viaggi lontani dal proprio territorio. La scelta di restare tra le mura della propria regione, degli ospedali a noi vicini, non è semplice, e spesso pregna di coraggio e fiducia nei confronti di personale specialistico capace di operare con grande professionalità, e nonostante le carenze strutturali, tecnico-organizzative, nonostante la mancanza di personale e conseguentemente di necessaria rete interdisciplinare. Quando si parla di malattia metastatica al seno, si è soliti dire che le donne devono essere prese per mano e accompagnate in ogni tappa del percorso di cura, ma in Calabria tutto questo è ancora un’utopia che speriamo possa diventare realtà. E prendere per mano una persona, un’ammalata che ha necessità di cure, implica stringerne le dita di un’umanità che rischia invece di cadere,se l’interesse principale è rappresentato dal business che vi ruota attorno, che ancora favorisce strutture ed altro, non in grado di creare quell’intreccio di strumenti e professionalità, necessario a una malattia ormai cronicizzata. Le istituzioni devono impegnarsi ad individuare le strutture PUBBLICHE adeguate a tali percorsi di accompagnamento diagnostico e terapeutico, e secondo le stesse direttive normative nazionali e regionali, come l’istituzione delle Breast Unit, già individuate dal DCA n. 100 del 15 luglio 2020. È necessario che le Istituzioni mettano in atto quanto statuito al fine di garantire tutti gli interventi necessari per l’erogazione di livelli di assistenza efficienti ed appropriati. Questo è ciò che chiediamo alle istituzioni regionali, e in occasione della giornata del 13 ottobre dedicata al tumore metastatico. La Manifestazione avrà luogo nel rispetto delle norme anticovid vigenti ed è previsto che i partecipanti possano essere da un minimo di 30 ad un massimo di 100, provenienti da diverse province della Calabria. L’iniziativa è stata organizzata dall’ Associazione ARDOS, LA DANAZA DELLA VITA e il movimento DONNE PER LE DONNE. L’evento è patrocinato dall’Associazione nazionale Europa Donna. Ringraziando la stampa per la collaborazione che vorrà fornire alla nostra iniziativa e invitiamo le redazioni a partecipare. La presidentessa di Ardos  Vittoria Tolomeo – Socia di donne per le donne Giovannina Lo Cane>>

 

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