luca-sangiorgio-cataniaCon l’approssimarsi delle festività natalizie è fondamentale attivare una campagna di responsabilizzazione e una forte azione di vigilanza contro l’acquisto di petardi illegali e di giocattoli fuorilegge. Le forze dell’ordine sono già all’opera da tempo ed i sequestri di questi ultimi giorni ne sono l’esempio più evidente. Ma non basta.

 Il consigliere comunale di Catania Luca Sangiorgio, capogruppo di “Pogliese Sindaco”, lancia quindi la proposta di avviare nelle scuole una campagna informativa, rivolta a genitori e alunni, per mostrare e prevenire gli effetti legati all’uso improprio dei fuochi artificiali illegali o l’utilizzo di giocattoli senza nessuna certificazione e fatti con materiali estremamente dannosi per la salute pubblica. “In particolare- afferma il consigliere Sangiorgio- da Natale e fino a capodanno sono previsti spettacoli pirotecnici di ogni tipo e dimensione in tutta Catania. Purtroppo, accanto ai fuochi legali, veranno esplosi tanti botti privi di ogni tipo di certificazione. Occorre,quindi,evitare il solito bilancio di guerra che puntualmente si ripete l’ultima settimana di dicembre nei pronto soccorso di Catania e provincia. Corse in ospedale a causa del largo impiego di petardi potentissimi usati senza alcuna consapevolezza o precauzione da parte di troppi cittadini incoscienti”.

  Quindi per evitare che quest’anno i festeggiamenti siano costellati da botti terrificanti e pericolosissimi, oltre ai puntuali controlli di polizia e carabinieri, è necessario un profondo senso di responsabilità e dovere civico dei catanesi. Gesti che servano a tutelare anche i nostri amici a quattrozampe visto che il rumore di migliaia di petardi illegali sparati incessantemente per ore diventa rischioso anche per loro.

 “Oltre a questo- prosegue Sangiorgio- occorre evitare di comprare regali di Natale, sopratutto per i più piccoli, in negozi che, dietro a prezzi irrisori, propongono giocattoli, o qualsiasi tipo di altro prodotto, senza nessun tipo di garanzia o certificazione. Un acquisto che spesso si rivela rischioso perché i prodotti “illegali” non sono controllati”.

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