FOTO 1Nel corso della notte, gli agenti delle volanti dell’U.P.G.S.P. hanno tratto in arresto Mazzone Giuseppe Patrizio (classe 1989) e Famoso Vincenzo Carmelo (classe 1989) per il reato di concorso in furto aggravato e resistenza a P.U.

In particolare, alle ore 2:00 circa, un anonimo segnalava su linea 113 un viavai di persone sospette e di tre autovetture cariche con degli scatoloni all’interno di un complesso condominiale situato in via Nuovalucello. La volante sul posto faceva ingresso nel citato complesso, dove effettivamente vi erano le tre autovetture segnalate cariche di scatoloni, ma nessun individuo. Un attimo dopo, giungeva una quarta autovettura con tre persone a bordo, che nella circostanza non si accorgevano della presenza della volante, le quali si affiancavano alle tre auto sospette. Non appena scesi dall’auto, i tre individui si accorgevano della presenza della polizia, dandosi ad immediata fuga. Gli stessi venivano rincorsi fino al viale Marco Polo, dove due di essi venivano rintracciati e bloccati dentro ad un condominio, mentre il terzo complice riusciva a darsi alla fuga. Si accertava subito dopo che gli scatoloni contenevano della merce che era stata poco prima trafugata da un negozio di abbigliamento ubicato in località Tremestieri (CT). La merce veniva restituita al titolare, rintracciato nottetempo, consistente in circa 700 capi, per un controvalore stimato di 9000,00 euro, ed unitamente al quale veniva costatata l’effrazione del suo negozio. Pertanto i due soggetti fermati, identificati per i succitati MAZZONE e FAMOSO, entrambi incensurati e residenti nel rione San Cristoforo, venivano dichiarati in stato di arresto per furto aggravato ed anche per la resistenza opposta agli agenti all’atto in cui li bloccavano.

FOTO 2Inoltre, nel corso di perquisizioni domiciliari immediatamente svolte, all’interno di un garage di pertinenza del Mazzone, situato nei pressi di via Belfiore, veniva rinvenuta altra merce ritenuta di provenienza furtiva, consistente in capi d’abbigliamento, materiale da pesca, deumidificatori, deodoranti, bagnoschiuma, occhiali da vista e persino una bombola per cannello ossidrico.

Al MAZZONE veniva pertanto contestato anche il reato di ricettazione.

Su disposizioni dell’A.G. di turno, i due arrestati venivano collocati agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, in attesa del giudizio per direttissima.

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