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Nel pomeriggio di ieri, personale delle volanti arrestava Ochoa Lujan Sebastian, nato in Colombia, classe ’97, per resistenza, violenza, minacce, oltraggio, lesioni e false dichiarazioni sull’identità personale a Pubblico Ufficiale.

Alle ore 14:00 circa, giungevano presso la Sala Operativa della Questura, su linea “113”, più chiamate, che segnalavano un giovane extracomunitario, vestito con giubbotto di colore verde e jeans di colore blu, che, brandendo un coltello, minacciava i passanti su via Crociferi.

Le volanti inviate sul posto, venivano contattate da più passanti che confermavano di avere visto quel giovane che effettivamente teneva qualcosa tra le mani, probabilmente un coltello, e che si era allontanato nelle vie limitrofe, in direzione di piazza Dante. Pochi istanti dopo una volante individuava l’uomo che era in evidente stato di alterazione psicofisica, il quale, alla vista della volante, tentava di dileguarsi, ma veniva raggiunto e fermato, nonostante cercasse di divincolarsi con forza. Perquisito l’uomo, non veniva rinvenuto il coltello, neppure lungo il tragitto indicato dagli utenti che il sospetto aveva percorso.

Accompagnato presso gli Uffici della Questura, l’uomo forniva il proprio nominativo, che, per maggiore certezza, veniva fatto scrivere dallo stesso su un foglio di carta. Successivamente, non potendo accertare l’identità del soggetto, gli agenti si recavano presso l’abitazione di un suo amico, dove rinvenivano il passaporto dell’uomo. Frattanto, l’uomo, ancora in escandescenza tentava nuovamente di scappare. Anche in questo caso, gli agenti lo riuscivano a fermare con non poche difficoltà, assicurandolo nell’auto di servizio, nonostante continuasse a proferire frasi oltraggiose nei confronti dei poliziotti. Anche presso gli uffici della Questura, dove veniva nuovamente portato, l’uomo continuava a tirare pugni e calci agli operatori. I poliziotti intervenuti ricorrevano alle cure mediche per le lesioni ricevute e venivano successivamente dimessi con una prognosi di tre giorni, salvo complicazioni. Alla luce di quanto accaduto l’uomo veniva arrestato per i reati di resistenza, violenza, minacce, oltraggio, lesioni e false dichiarazioni sull’identità personale a Pubblico Ufficiale e su disposizione del Pubblico Ministero di turno collocato agli arresti domiciliari in attesa della direttissima fissata per la mattinata odierna.

Inoltre, nella nottata, personale delle volanti arrestava D’Ambra Salvatore, catanese, classe ’82, in atto sottoposto agli arresti domiciliari, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Due casi simili nelle ultime 48 ore: due arrestati domiciliari che spacciano dentro l’abitazione o nei pressi di essa.

L’ultimo, questa notte, quando i poliziotti intorno alle ore 23:30, nell’ambito dei servizi volti a mirati controlli a soggetti sottoposti a misure restrittive, effettuavano un controllo presso l’abitazione di D’Ambra, in atto sottoposto agli arresti domiciliari.

Gli agenti, giunti davanti alla porta dell’appartamento dell’arrestato domiciliare, senza che neppure suonassero, vedevano l’uomo che apriva la porta: sorpreso dal vedere gli uomini in divisa, veniva trovato con in mano alcuni involucri contenenti cocaina.

Pertanto, nell’immediatezza si effettuava una perquisizione domiciliare, rinvenendo una bilancia di precisione, una busta in plastica tagliata in varie parti e nove dosi di sostanza stupefacente del tipo cocaina già pronte per essere cedute.

Alla luce di tali fatti, l’uomo veniva arrestato per il reato di  e su disposizione del Pubblico Ministero di turno veniva ricollocato agli arresti domiciliari.

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