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Nota di Cambiamo Messina dal Basso:<<Ce l’abbiamo fatta. L’Assessore Collettivo Antonello – Cambiamo Messina dal Basso, insieme a tutte e tutti coloro i quali si sono attivati subito per difendere la Cultura, nelle sue forme ed espressioni più libere e partecipate, hanno costretto il Sindaco a tornare sui propri passi per l’ennesima volta.

Il dietrofront ci riempie di gioia, perché premia una battaglia collettiva e dimostra la potenza della cittadinanza quando si impegna in prima persona per un obiettivo concreto.

Ed è proprio la grande difesa popolare, convinta e partecipata del pianoforte ad essere la più bella vittoria, soprattutto ricordando come in tanti avevano deriso, svilito e criticato la decisione dell’Assessorato alla Cultura di destinare un pianoforte pubblico alla Galleria, dicendo che la città non era pronta e non avrebbe apprezzato, anzi, sarebbe durato poco. Al di là del risultato concreto, già di per sé ottimo, le modalità con cui lo abbiamo conseguito dimostrano come con piccoli gesti di coraggio la città possa crescere, anche sul piano culturale, insieme.

Ma questa vittoria e questo coup de théâtre non devono far dimenticare a nessuno quanto emerso nelle scorse ore rispetto alle ombre sulle possibili ragioni dello spostamento ed alle modalità decisionali seguite, caratterizzate da una gestione della cosa pubblica “ad personam”: tutti aspetti che ci dimostrano in modo preoccupante come la vecchia politica sia tornata in auge nella nostra città, a tutela degli interessi di pochi (meglio se conosciuti) e a scapito del bene comune.

Intanto, preso comunque atto della buona notizia, ci auguriamo che da domani l’Amministrazione De Luca inizi a occuparsi davvero di questo pianoforte, con un’ordinaria manutenzione della quale fino ad oggi ci siamo fatti carico noi insieme ad alcuni cittadini e cittadine di buona volontà ed ai tanti suonatori.

Come ricordava l’appello – che sarebbe la ragione del passo indietro del Sindaco (dice lui) – c’è una “idea di ‘cultura bene comune’ che aveva animato le attività dell’Assessorato collettivo alle culture della passata Amministrazione”. E noi in questa idea ci crediamo. Ed è per questo che, mentre aspettiamo con ansia la revoca della delibera, attendiamo anche l’acquisto di un secondo “piano per la città”, da collocare al Muricello. Seguito da altri pianoforti in altre zone della città, da Nord a Sud.>>

 

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