4855741_1955_scuole_chiuse_maltempoSgomberate alcune famiglie a Corigliano Rossano. A Rota Greca rimossi i detriti presenti all’interno delle abitazioni. Il presidente della Regione Spirlì: «Da Prociv lavoro prezioso».

La Protezione civile regionale, guidata da Fortunato Varone, è intervenuta nelle zone maggiormente interessate dagli eventi idrogeologici che nelle ultime ore hanno interessato la Calabria e, in particolar modo, la provincia di Cosenza.

GLI INTERVENTI SUL CRATI

«Nello specifico, per quanto riguarda l’esondazione del fiume Crati – riferisce la Prociv –, l’Unità operativa di Cosenza, già dalla scorsa notte, è intervenuta nel comune di Corigliano Rossano, in località Ministalla, dove sono state sgomberate alcune famiglie. In località Foggia, invece, sono stati eseguiti, attivando anche l’associazione di volontariato Misericordia Trebisacce, i lavori di ripristino dell’argine del Crati con una torre faro necessaria per illuminare la zona. Hanno fornito assistenza anche le associazioni di volontariato “Gabbiano”, “Gera” e “Procivarci Savuto”, nonché alcuni tecnici del Comune di Corigliano».

LA FRANA DI ROTA GRECA

«Per quanto riguarda poi la frana di Rota Greca, dove una colata di fango ha investito diverse costruzioni – è scritto ancora nella nota –, la Protezione civile regionale è stata impegnata fin dalle prime ore del mattino di oggi per rimuovere detriti e fango all’interno delle abitazioni colpite. Anche in questo caso, hanno supportato le azioni della Prociv alcune associazioni di volontariato: “Demetra di San Lucido”, “Procivarci Savuto di Grimaldi” e “Gruppo comunale di San Vincenzo la Costa”, fornendo assistenza alla popolazione evacuata, quantificata in circa 40 unità. In questo caso, è stata impiegata anche una squadra di Calabria verde. Le operazioni sono state coordinate dal responsabile della sede di Cosenza della Protezione civile regionale, Gaetano Rizzuto, e dal Dip Ivan Abbruzzino. Nel pomeriggio è stata attivata la ricognizione tramite drone al fine di ottenere riprese aeree dall’alto e maggiori informazioni di dettaglio circa l’area interessata dal fenomeno dinamico di versante».

A LATTARICO E MONTALTO UFFUGO

«Nel comune di Lattarico – spiega la Prociv – è stato effettuato inoltre un sopralluogo in località Piretto, nel corso del quale è stato riscontrato che il versante interessato è arrivato al limite della saturazione idrica. Il torrente a valle, infatti, ha esercitato un’azione di erosione aumentandone la tensione e causando, così, il cedimento del versante, già oggetto di movimenti in passato, poi stabilizzatisi nel tempo».

«Anche il comune di Montalto Uffugo – è scritto ancora – è stato oggetto di sopralluogo congiunto da parte del Responsabile dell’unità operativa di Cosenza della Protezione civile regionale, Gaetano Rizzuto, dell’assessore alla Protezione civile del Comune di Montalto Uffugo, Silvio Ranieri, e del responsabile dell’Ufficio protezione civile comunale, Mirko Taranto. Qui ha destato preoccupazione il crollo parziale, dovuto a erosione, dell’argine del fiume Crati, nella Località Coretto».

SPIRLÌ: «VICINI ALLE POPOLAZIONI COLPITE»

«Sono vicino alle popolazioni colpite e a tutti coloro che sono stati costretti ad abbandonare le proprie case. La casa – afferma il presidente della Regione, Nino Spirlì – è il luogo santo di ogni famiglia e allontanarsene, con il terrore nell’animo e con il rischio di non poterci più ritornare, è forse uno dei più grandi dolori che si possano provare. Mi auguro che tutte le zone colpite possano essere messe in sicurezza al più presto. Sento di ringraziare gli uomini della Protezione civile regionale per il prezioso lavoro che fanno, sempre animati da un forte senso di umanità che li spinge ad affrontare grandi rischi pur di salvare non solo vite umane, ma anche le cose che appartengono ai calabresi».

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