foto-giannone“Preferiamo dedicare questo mese al lavoro che gratifica noi e i nostri pazienti”. Questo le parole del chirurgo oncologo Giorgio Giannone, unico presidente designato, per il rinnovo dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Catania.

“Resteremo in silenzio stampa. Non vogliamo più alcuna esposizione mediatica”. Una posizione chiara e precisa, quella del dottore Giorgio Giannone e dei consiglieri della lista “Giannone Presidente”, che preferiscono prendere le distanze dal clima aspro e tagliente, che sta caratterizzando la campagna elettorale per il rinnovo dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Catania.

“Preferiamo dedicare questo mese al lavoro che gratifica noi e i nostri pazienti – commenta il direttore del Dipartimento di Chirugia dello Iom, Giannone – e in questo mese che precede il voto del prossimo 7,8 e 9 dicembre, preferiamo continuare a svolgere la nostra professione, indossando il nostro camice. Noi non vogliamo avere nulla a che fare con questi giochi di spartizione del potere, ne siamo totalmente e “convintamente” estranei. La nostra preoccupazione principale – continua- è quella di far capire ai colleghi medici, quali sono i nostri obiettivi, e che non c’è nessuna posta in gioco per queste elezioni. Siamo prima di tutto medici e non ci interessa chi vince o chi perde, ma curare le persone, e vi assicuro che in questo caso si vince, qualunque sia l’esito della terapia”.

E se da una parte la lista “Giannone Presidente” decide di non esporsi con i media, dall’altra si continua a non fare mancare la disponibilità e affetto ai medici per motivarli alla partecipazione al voto, lasciando la risposta alla loro serena riflessione, prescindendo dal libero orientamento. Non andare a votare è comunque una posizione che rafforza il voto strutturato. Intatto, l’entusiasmo e la forza di un gruppo coeso che ha dimostrato di essere competitivo e di saper ottenere la stima e la fiducia di tanti medici, che dopo anni hanno deciso di tornare a votare.

“In questo mare caotico e agitato – conclude Giannone – preferiamo pazientare, ma ci teniamo pronti, quando sarà il momento, per combattere”.

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