Si è svolta sabato scorso con inizio alle ore 17.30, presso l’Aula Consiliare del Comune di Bovalino, l’attesa presentazione del libro (romanzo) di Rosario Rocca, dal titolo: “Il tempo del mandorlo”, un evento che l’amministrazione comunale ha voluto inserire all’interno del cronoprogramma della V^ Edizione del “Crhristmas Light’s Square 2023”, manifestazione natalizia elaborata in sinergia con la Pro Loco ed altre Associazioni del luogo. Numeroso il pubblico presente in aula. A presentare, dialogare con l’autore e gli ospiti ci ha pensato la dottoressa Maria Teresa Ripolo, che ha anche letto alcuni brani tratti dall’opera, ai suoi lati: il primo cittadino di Bovalino, avvocato Vincenzo Maesano; l’Assessore alla Cultura, il dottore Pasquale Blefari; la Professoressa Anna Costa, docente in pensione e critica letteraria, oltre che personaggio molto noto nel panorama culturale bovalinese, che ha magistralmente recensito l’opera intrattenendo i presenti con la sua proverbiale cadenza scolastica (infatti, una vera e propria “lectio magistralis” l’ha definita alla fine l’autore); il Professore Francesco Sacco, presidente dell’ANP Calabria (Associazione Nazionale Presidi Calabresi).

 

Rosario Rocca è un insegnante elementare, che già da diversi anni opera all’interno del comparto dell’istruzione. E’ stato sindaco per 10 anni consecutivi (dal 2009 al 2019) e poi anche Presidente del Comitato dei Sindaci della Locride; di lui si ricordano le tante battaglie portate avanti a difesa del territorio e dei valori culturali ed identitari propri di queste zone. Ha iniziato la sua carriera all’interno dell’ambito scolastico a Torino dove si era trasferito poco più che ventenne. Laureato con  il massimo dei voti e lode, in Scienze Comunicative all’Università di Messina con una tesi sulla civiltà contadina ed ha coltivato sempre il suo interesse per le tradizioni popolari. Fino al 2019 è stato Sindaco di Benestare e Presidente dell’Associazione dei Comuni della Locride.

“Il tempo del mandorlo” è il suo primo romanzo, questo che riportiamo di seguito è, in sintesi, il suo pensiero: ”E’ una storia di Calabria, di amore e di sofferenza, una vicenda che racconta con ritmo narrante le attese, le fatiche, i sogni e le speranze di una intera generazione (quella degli attuali quarantenni e cinquantenni per intenderci), che ha avuto il coraggio di relegare in un angolo la ‘ndrangheta che seppur presente non occupa certamente un ruolo di primo piano. Ma è anche un racconto che all’interno della storia d’amore parla anche di sud e di confini, da dove traspare evidente l’amore viscerale per la propria terra e per la voglia di raccontarlo in scrittura. Il personaggio principale è Salvatore, che dopo le prime esperienze al nord torna nel suo paese natio per le feste natalizie (Motta, un paesino di poche anime della provincia reggina). Qui ritrova gli affetti più cari, il calore del focolare domestico ed i profumi di sempre. Gli faranno compagnia due donne provenienti da Parigi i cui legami verranno scoperti con la narrazione della storia stessa che, con un improvviso e rapido flashback, riporta il lettore alla fine degli anni ’80, al tempo dell’adolescenza e della sua gioventù, dei suoi sogni e del suo immenso amore…bruscamente perduto”

Molto accurata e particolarmente sentita la recensione fatta dalla Professoressa Anna Costa che, ricordiamo, è stata anche insegnante dell’autore ai tempi del liceo. La bontà dell’opera, seppur all’inizio era stata considerata con un po di leggerezza e/o di scetticismo dagli addetti ai lavori, ma è riuscita poi con il susseguirsi degli eventi e con la fluidità della trama a invertire la rotta e, alla fine, coinvolgere un po tutti facendoli ricredere sul giudizio espresso che non può che essere positivo.

Pasquale Rosaci