Si è svolto ieri pomeriggio, con inizio alle ore 17.30, presso l’Aula Consiliare del Comune di Bovalino, il Consiglio Comunale convocato dal Presidente Filippo Musitano in sessione pubblica “straordinaria urgente” Due i punti all’ordine del giorno: “Lettura ed approvazione dei verbali delle sedute precedenti (quella del 27/03/2023 e l’altra del 21/04/2023, quest’ultima convocata  in seduta straordinaria a causa dei noti atti vandalici perpetrati ai danni della scuola media e del Parco diritti dei bambini)”; “Mozione proposta dal gruppo Consiliare “SiAmo Bovalino” per la disciplina delle riprese audio-video della trasmissione su canali televisivi, social o web delle sedute del Consiglio Comunale”

Com’era logico attendersi è stata una seduta particolarmente “calda”, ed infatti il Presidente ha avuto il suo bel da fare per mantenere sui binari della correttezza e della dialettica democratica la discussione posta all’ordine del giorno. A caratterizzare il civico consesso non sono stati i contenuti della discussione (apparsi quasi del tutto inesistenti), quanto i modi ed i toni usati nel dibattimento, modi che spesso hanno oltrepassato i limiti della decenza sfociando in veri e propri attacchi personali che nulla hanno a che vedere con un normale dialogo costruttivo e democratico, attacchi che si sono avuti, da un lato e dall’altro, tant’è che il Presidente, ad un certo punto della seduta ha dovuto prima ammonire e richiamare all’ordine il Consigliere di minoranza Bruno Squillaci e poi invitare alla calma il Sindaco, apparso particolarmente veemente nel suo successivo intervento di replica.

Dopo l’appello dei presenti fatto dalla Segretaria comunale, Dottoressa Claudia Tropeano (era assente il solo consigliere di maggioranza Lucia De Domenico), il Presidente del Consiglio ha informato i presenti che si è di recente costituita e riunita la Commissione per la revisione dello statuto del Consiglio Comunale e che nell’ambito della stessa commissione è stata eletta Presidente l’attuale Assessore al Bilancio, Patrimonio Comunale ecc.., Maddalena Dattilo, gli altri membri nominati sono: Cinzia Cataldo e Pasquale Blefari (per la maggioranza), Teresa Parisi e Daniela Pisciuneri (per le opposizioni).  Si è passati poi alla questione clou della giornata, ossia la discussione riguardante la mozione presentata dal gruppo di opposizione  “SiAmo Bovalino” avente per oggetto le riprese e la divulgazione audio-video delle sedute di Consiglio Comunale. In tale ambito, il Consigliere Squillaci ha chiesto l’autorizzazione a poter leggere un comunicato, ma alla richiesta del Presidente di conoscerne quanto meno il contenuto prima della lettura la risposta è stata evasiva non consentendo, di fatto, la concessione dell’autorizzazione. Subito dopo, invece, è stato reso noto il contenuto della mozione, dettagliatamente esposta dal Capogruppo “SiAmo Bovalino”, Bruno Squillaci, che ha precisato che si tratta di una mozione presentata all’inizio dell’anno e per più volte richiamata anche in sede di riunione dei capigruppo, una problematica che però fino ad oggi non ha avuto alcun risultato concreto.  I ritardi accumulati -ha chiarito Squillaci- avrebbero consentito al gruppo di minoranza d’investire del problema anche il Prefetto, ma il senso “propositivo e costruttivo” messo in campo nella trattazione della materia ha fatto si che si sia arrivati alla discussione odierna in maniera di giungere ad un risultato favorevole che consenta, alla stampa ed all’Ente, di riprendere e divulgare le sedute di consiglio con conseguente vantaggio per tutti i cittadini che così possono avere contezza di quella che è la vita politico-amministrativa dell’Ente.  Il Consigliere Bruno Squillaci, sempre nel corso del suo intervento, ha proposto due soluzioni:  la prima ipotesi è quella di approvare quanto contenuto nella delibera n. 156 del 21/12/2017, condivisa in toto, che disciplina in maniera organica le modalità di ripresa e divulgazione dei vari Consigli comunali o, in alternativa, di dare seguito alla recente bozza di regolamento da loro elaborata e presentata tramite pec alla Giunta di governo, chiedendo di darne attuazione entro il termine previsto dei trenta giorni dalla data di presentazione. “Siamo pronti anche ad una sospensione dell’attuale seduta -ha detto ancora Squillaci- pur di giungere in breve ad un compromesso utile alla causa e siamo disponibili ad apportare eventuali modifiche o suggerimenti indicati da parte della maggioranza approvando così, nel corso dell’attuale seduta, il regolamento che disciplina la materia. Questo è un provvedimento che rappresenta un vero atto di giustizia, di democrazia  e di libertà e che consente ai cittadini che per vario motivo non possono essere presenti di avere contezza dei provvedimenti amministrativi adottati e presi dall’Ente anche e soprattutto nel loro interesse

Per la maggioranza, la replica è stata affidata alle osservazioni del Capogruppo (“Agave”), Francesco Sacco che ha subito stroncato ogni possibilità di approvazione della mozione affermando che così com’è stata posta la questione, e come più volte anticipato in sede di riunione dei capigruppo, la maggioranza non ritiene né politicamente né giuridicamente approvabile tale mozione perché prendere a riferimento una seduta di Consiglio dove si è discusso in maniera prettamente tecnica del dissesto economico-finanziario dell’Ente non può essere argomento di “estrema importanza” per la comunità e per il futuro del paese. A ciò -ha ancora detto Sacco- va aggiunta la necessità di regolamentare in maniera specifica la materia e, pertanto, servono regole certe e chiare a tutela di tutti i diritti in gioco, da quello che fa capo all’informazione ed alla privacy, a quello che interessa il diritto di cronaca espresso dagli organi d’informazione. Bisogna evitare, come del resto accaduto in passato, che taluni comportamenti vengano poi strumentalizzati per fini esclusivamente politici e che nulla hanno a che fare con la vita quotidiana delle persone e del paese. L’istituzione della Commissione che si deve occupare della rivisitazione del “Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale” ha anche questo compito e l’ onere di trattare e discutere la tematica seguendo le linee guida già indicate nel corso delle varie riunioni. E’ necessario che ogni cosa avvenga nel rispetto delle regole e dei tempi stabiliti dalle normative, solo così si potrà giungere ad un risultato soddisfacente per tutti. Per questi motivi -ha concluso Sacco- chiediamo al gruppo “SiAmo Bovalino” di ritirare la mozione presentata in attesa di una maggiore regolamentazione che vada soprattutto incontro alle esigenze dei cittadini e non del singolo gradimento di una persona o parte politica. Tra le tante cose non è passato inosservato il richiamo al rispetto della figura del Presidente del Consiglio, infatti il regolamento all’art. 54 comma 1 dice che nelle richieste di comunicazione/intervento ci deve essere “…particolare interesse per la comunità”  e, per questo, è legittimo che il Presidente prima di concedere un’autorizzazione ne prenda anticipatamente visione. Sta di fatto che i proponenti la mozione non abbiano  aderito a questa prescrizione dando motivo al Presidente di negare la lettura del comunicato.

Non ha fatto sconti neanche il Sindaco, Vincenzo Maesano, che nel suo vibrante intervento ha detto: “In questo Consiglio Comunale la favola dell’ingiustizia, dell’illegalità e della dittatura che “Agave” esercita nei confronti del gruppo “SiAmo Bovalino” non regge più ed io non accetto ulteriori lezioni di diritto o di democrazia perché i regolamenti parlano chiaro e vanno rispettati. Il Presidente del Consiglio ha la discrezionalità di autorizzare o meno e per farlo deve essere messo nelle condizioni di valutare, questo non è soltanto sinonimo di democrazia ma di rispetto delle leggi, leggi che tutti dobbiamo tenere bene a mente e rispettare. La maggioranza rispetta la legge e la farà rispettare sempre, fino alla fine anche perché, finalmente, dopo decenni  ha riportato la legalità in questo Comune. Non c’è alcuna richiesta scritta d’integrazione dell’ordine del giorno e pertanto il regolamento non può essere portato oggi in discussione. Per quanto riguarda il diritto d’informazione, questo viene garantito previa autorizzazione del Presidente del Consiglio, ai sensi dell’art. 54 comma 1. Il Consigliere Sacco ha elencato tutte le motivazioni, sia giuridiche che politiche per disciplinare la questione attraverso la commissione che è stata istituita per assolvere a tali adempimenti. Per quanto riguarda invece  il regolamento proposto, in particolare all’art. 2 comma 1, posso dire che il contenuto è in linea con quanto previsto, mentre per i resto è completamente un regolamento illegittimo e non conforme alla normativa ordinamentale e con ciò mi riferisco a tutto il livello gerarchico del nostro ordinamento giuridico. Per tutti questi motivi voteremo contro la mozione”

La seduta si è conclusa poi con la votazione che ha avuto il seguente risultato: voti favorevoli 4 (intera minoranza), voti contrari 6 (intera maggioranza)…pertanto la mozione è stata respinta.

Pasquale Rosaci