aspromonte-film-7263E’ stato proiettato oggi pomeriggio (ore 16), in contemporanea nelle sale cinematografiche di Locri e Siderno, il film di Mimmo Calopresti “Aspromonte – La terra degli  ultimi”, un film ambientato negli anni ’50, anni difficili e bui dell’immediato dopoguerra dove l’esigenza primaria era quella di ricostruire un paese semidistrutto dalle bombe e lacerato moralmente e politicamente. Scritto da Mimmo Calopresti, con Monica Zapelli (già autrice de “I cento passi”), in collaborazione con: Fulvio Lucisano (Media Group production), Stefano Falivene alla fotografia, e Nicola Piovani alle musiche. Il film è  tratto dall’opera letteraria di Pietro Criaco (nativo di Africo, in provincia di Reggio Calabria e luogo di ambientazione del film)  “Via dall’Aspromonte”

La storia è ambientata in un paesino di poche anime (Africo), arroccato sull’Aspromonte, un posto sperduto ed isolato dove non esistono vie di comunicazione con il resto del  mondo; ed è proprio questa mancanza di viabilità che da lo spunto a tutta la storia, infatti, a causa della morte durante il parto di una giovane donna che non riesce ad essere raggiunta, e quindi curata, dal medico del paese si innesca, negli uomini capeggiati da Peppe, un senso di ribellione che li porta prima a protestare davanti al Prefetto e poi a costruirsi da soli una strada di collegamento che li faccia uscire al più presto dal più totale isolamento e li colleghi al vicino centro abitato. Alla costruzione della strada, lavorando in maniera infaticabile contribuiscono tutti: uomini, donne, anziani e giovani di ogni età che pur di raggiungere il loro ambito sogno lasciano da parte i loro interessi di vita quotidiana. Dopo il triste accaduto, ad Africo, viene inviata dal nord (Como) in qualità d’insegnante Giulia, una maestrina elementare che caparbiamente vuole insegnare ai ragazzi l’italiano, in proposito, amava spesso ripetere: “se Africo entrerà nel mondo grazie alla strada, i ragazzi dovranno conoscerlo prima, imparando a leggere e a scrivere”; ma per il brigante Don Totò tutto ciò non ha senso e cerca di contrastare in ogni modo le nobili intenzioni della maestrina che durante il percorso, oltre a doversi confrontare con l’arroganza del  potere mafioso dovrà fare i conti anche con quello più silente ma altrettanto pericoloso della politica rappresentata dal Sindaco del paese.

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“‘Aspromonte – La terra degli ultimi’ -spiega Calopresti- è il racconto del Sud, del suo orgoglio, della forza della sua identità che diventa prigione, della grandiosa bellezza della sua natura che si intreccia con la miseria delle condizioni di vita, del suo isolamento e del sogno disperato dei suoi abitanti di far parte di un mondo più grande, è il racconto dell’impossibilità di un riscatto collettivo, della condanna all’abbandono e all’emigrazione come unica possibilità di rinascita” Il cast degli attori è composto da: Francesco Colella (Peppe); Valeria Bruni Tedeschi (Giulia); Marcello Fonte (Poeta), Palma d’Oro al Festival di Cannes 2018; Marco Leonardi (Cosimo); Sergio Rubini (Don Totò); Romina Mondello (Cicca); Francesco Siciliano (Sindaco); Elisabetta Gregoraci (Maria); Francesco Grillo (Andrea); Giulio Cuzzilla (Micu); Elisa Rosaci (Caterina); Salvatore Spirlì (Mommo); Carlo Marrapodi (Massaro Salvatore) e Carlo Gallo (Bruno). Ma veniamo al piccolo Andrea (Francesco Grillo), personaggio coprotagonista che è alla sua prima esperienza cinematografica, la sua è stata un’interpretazione molto apprezzata dagli addetti ai lavori che ne hanno tessuto le lodi, è un ragazzo di Benestare (RC) che sin da piccolo ha manifestato la passione per la recitazione, ben supportato dai genitori che ne curano il percorso artistico formativo e che ha saputo, con arguzia, calarsi nel personaggio del film tant’è che tutta la vicenda è raccontata dalla prospettiva del piccolo Andrea (figlio di Peppe), uno dei più intraprendenti  abitanti di Africo. Nel finale, infatti, è lui stesso da anziano a tornare ad Africo dopo essersene andato via da bambino.

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Aspromonte – la terra degli ultimi è un film che potremmo definire anche molto attuale, considerato che tante problematiche d’allora li ritroviamo anche ai giorni nostri: viabilità estremamente carente, ospedali che chiudono e strutture pubbliche distanti centinaia di chilometri, Istituzioni che anziché favorire la crescita e lo sviluppo del territorio molto spesso li contrastano ecc… Si tratta di una pellicola di denuncia politica e sociale che ben rappresenta lo stato delle cose in questo lembo di terra che è abbandonato, purtroppo, da tutto e da tutti. Come nel film, serve uno scatto d’orgoglio per sovvertire il triste destino che altrimenti in un tempo non molto lontano ci travolgerà tutti.

(nelle foto: in alto tutto il cast di attori; al centro, Marcello Fonte; in basso, Andrea (Francesco Grillo)

Pasquale Rosaci

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