Fare politica non significa mettersi contro qualcuno o qualcosa, ma bensì mettersi a disposizione della comunità, recepire i loro bisogni e fare di tutto per soddisfarne le conseguenti necessità. Come ormai noto le elezioni amministrative 2022 si svolgeranno anche nel comune di Bovalino il prossimo 12 giugno, una data che decreterà a chi toccherà il compito di prendersi cura del governo del paese e soprattutto di farlo uscire definitivamente dalla critica situazione economico-finanziaria in cui versa ormai da anni (ricordiamo che l’Ente ha sulle spalle un fardello debitorio di circa 14 milioni di euro e un “dissesto” decretato il 23/12/2017).

Ma facciamo il punto sulla situazione politica attuale e sulle tante manovre -palesi e nascoste- che ci porteranno poi alle elezioni. Al momento l’unico punto fermo è rappresentato dalla ri-discesa in campo dell’attuale Sindaco, Vincenzo Maesano, che questa volta dovrebbe presentarsi ai nastri di partenza con una squadra leggermente rinnovata (si parla di almeno tre nuovi ingressi), ma ugualmente forte e coesa. Gli altri punti sembrano essere due e riguardano, entrambi, il fronte del centrodestra che vede contrapposti per la conquista della leadership politico-amministrava le correnti che fanno capo ai rappresentanti del gruppo nonchè politici locali, Crinò-Squillaci (FI-FdI) e un nutrito numero d’imprenditori ed ex amministratori del paese (Domenico Vadalà, Gianni Chinè, Sergio Delfino ed altri) e l’altra, più centrista, guidata dagli esponenti locali del partito fucsia (“Coraggio Italia”: Primerano-Polimeno) e da Giuseppe Serranò ex responsabile del dipartimento giustizia di FdI, che reclamano il privilegio della designazione del primo cittadino, forte del recente risultato elettorale di ottobre 2021 (regionali) dove il partito in questione è risultato, a Bovalino, il primo con 988 voti ed una percentuale del 31,47% (più di FI e FdI messi insieme).

Finora sono stati tre i nomi che in questa disputa tutta interna sarebbero stati sacrificati sull’altare politico: Mario Ientile, serio e stimato professionista della pubblica amministrazione (ex direttore generale di più Comuni e Province, andato da poco in pensione) e anche uomo collocato da sempre nell’area del centrosinistra locale. Il nome di Ientile sarebbe stato proposto, sin dai primissimi incontri , dai rappresentanti del gruppo nonchè esponenti politici locali Crinò-Squillaci (FI-FdI). Questa candidatura, secondo persone molto vicine a Ientile, sarebbe stata accettata dallo stesso soltanto a patto che il progetto elettorale avesse avuto il criterio di unità e di condivisione, cosa che poi nei fatti non si è effettivamente concretizzata. Infatti, i conti erano stati fatti senza l’oste (rappresentato metaforicamente per l’occasione da Sebastiano Primerano), in quanto nel versante composto dai centristi di “Coraggio Italia” (Primerano- Polimeno e Serranò) la designazione “imposta” a priori non avrebbe trovato il necessario consenso per motivi legati, appunto, al trascorso politico di Ientile e non certamente per le qualità umane e professionali della persona da tutti riconosciuti.

Nel secondo passaggio della partita è stato invece il nome di Giuseppe Serranò a cadere nella rete, prima la presentazione della sua candidatura a capo del neo movimento “ViviBovalino” (era il 16 marzo), poi il dietrofront (29 marzo) per “favorire il bene del paese”. Questo un breve passaggio del suo essenziale e chiaro comunicato stampa: “…Alla luce degli ultimi risvolti di questa fase pre-elettorale che prospettano uno scenario alternativo a quello visto sino a questo momento e che hanno palesemente diviso il centrodestra, prendo atto della situazione che sta gravemente danneggiando il benessere collettivo di Bovalino. Per tutelare il futuro del paese, ho deciso di rivedere la mia candidatura a Sindaco con la lista civica “Vivi Bovalino”, e auspico che le attuali condizioni possano fattivamente creare quella collaborazione e condivisione tanto declamata da più parti…” Successivamente è arrivata la disponibilità di Serranò, e del suo neonato movimento, a collaborare fattivamente ma dall’esterno, quindi senza scendere in campo. Tenuto conto dell’ingarbugliata matassa, sembrerebbe che i vertici provinciali e regionali dei rispettivi partiti si siano mossi, qualche sera fa, compiendo un blitz notturno a Bovalino al fine di dissipare i malumori, trasferta che pare, però, non abbia sortito gli effetti sperati.

Il terzo passaggio, ha riguardato invece Enrico Tramontano, ex candidato a Sindaco nel 2010 con il movimento “Nova Bovalino” che, all’epoca, ottenne un lusinghiero risultato (secondo con voti 1.295 pari al 24,40%). Quindi, dopo la prima fase che ha visto al centro delle attenzioni del progetto civico la figura di Mario Ientile, ecco giungere nel corso della settimana scorsa la seconda fase, con una riunione allargata cui avrebbero preso parte nuovamente un nutrito gruppo di imprenditori ed ex amministratori locali che, stavolta, avrebbero sondato il terreno proprio con Enrico Tramontano che in un primo momento avrebbe dato la propria disponibilità, venuta poi meno per motivazioni di carattere privato.

Un’ultima voce circolante in questi ultimissimi giorni ha riguardato Mario Mazza (ex sindaco di Gioiosa Jonica e fresco di nomina a commissario cittadino per la Lega) che avrebbe però declinato l’invito in presenza di una situazione poco chiara e molto complicata che, tra l’altro, vedrebbe i principali attori agire al di fuori del progetto comune, sinonimo di scarso peso e forza elettorale e quindi a che pro metterci la faccia?

Dopo questi batti e ribatti, domenica scorsa è giunta (era ora!) anche la voce di Alessandra Polimeno (candidata nel 2017 con il movimento “Nuova Calabria”, giunto al terzo posto con 1.394 voti pari al 29, 26%) che ha dichiarato: “…Oggi ritengo che l’obiettivo dovrebbe essere quello di evitare il caos a due mesi dal voto mandando in frantumi l’idea che i cittadini stessi chiedono, che è quella di una lista unica in contrapposizione alla lista di governo uscente… Lancio un appello alla responsabilità che va rivolto a tutti gli attori politici e alla società civile, il futuro di Bovalino non può essere pregiudicato da schemi precostituiti, è necessario mettere all’angolo inutili tatticismi che servono solo a rallentare e dare vantaggio all’avversario politico. Non è il momento dei personalismi è il momento del coraggio, della saggezza e della generosità. Un messaggio distensivo che la dice lunga sulla voglia di chiudere al più presto la partita per non dare ulteriore vantaggio alla lista del sindaco uscente che già, di per se, sta ottenendo ogni giorno continui consensi grazie alle tante opere realizzate e quelle che lo saranno a breve. L’ultima, in ordine temporale, è quella annunciata ieri dal Sindaco Maesano e dal suo Assessore all’Ambiente Cinzia Cataldo, che in diretta facebok hanno consegnato i lavori per la bonifica della discarica a cielo aperto di “Scinà”, una bomba ad orologeria che sarà disinnescata grazie ad un finanziamento regionale di 5 milioni di euro.

Una domanda però ci frulla nella testa: e se fosse lei (Alessandra Polimeno) la candidata ideale per unire e chiudere la questione nel centrodestra? sicuramente sarebbe una bella partita da giocare, con la speranza che l’unico vincitore sia sempre e comunque Bovalino…staremo a vedere!

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