Foto dal web
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Una buca si è aperta sul manto stradale della bretella SP9 che collega Bivongi a Monasterace, in località Acqua Calda. Un nuovo pericolo per gli automobilisti che, fortunatamente, è stato immediatamente segnalato da una signora che con la sua auto ci è passata sopra. Il manto stradale ha retto e si sono così evitate conseguenze gravi. Primi a giungere sul posto i carabinieri della stazione di Stilo guidati dal maresciallo, Prudente. Quindi, i tecnici del Comune che hanno transennato la strada e permesso il transito a senso unico alternato. Il divieto rimane per i mezzi pesanti e i pullman. A provocare la voragine è stata l’acqua che scende dalla parete del monte Consolino ancora copiosa dopo le piogge della settimana scorsa. Immediato l’intervento della Provincia con l’assessore Mario Candido che con l’ingegnere di zona ha concertato la somma urgenza e concordato un’analisi per stabilire la provenienza dell’infiltrazione.

La strada era stata riaperta da poco dopo il massiccio intervento della Provincia costato 300 mila euro. Ciò che fa rabbia è che una strada appena riaperta possa ancora rappresentare un grave pericolo. E poi, perché per riempire quel tratto di strada si continua a usare sabbia e non le grosse pietre che abbondano sul greto del fiume? Il passato non insegna nulla: eppure nel 2009 un mezzo pesante fu risucchiato nella medesima voragine, e la stesa cosa accadde a una campagnola dei vigili del fuoco. Dopo tanto tempo non si riesce a sanare una situazione a dir poco vergognosa. Gli automobilisti l’hanno definita la strada della vergogna: l’augurio è che non diventi strada della morte.

Gazzetta del Sud – Ugo Franco

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