A Bianco, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto in esecuzione del “decreto di sospensione provvisoria dell’affidamento al servizio sociale con conseguente carcerazione” emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Locri – Ufficio Esecuzioni Penali, Domenico Ferrò, disoccupato quarantasettenne del luogo, responsabile del reato di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti commesso in Africo il 13 giugno 2015, allorquando, durante un controllo del territorio svolto congiuntamente a i militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, era stato tratto in arresto nella flagranza di reato, in concorso ad altri due complici, mentre stavano viaggiando a bordo di due distinti veicoli: i primi due – tra cui lo stesso Ferrò – a bordo di una Fiat Panda, il terzo a bordo di un Renault Kangoo. Nel percorrere una strada sterrata di Africo “Vecchio”, la Panda – avendo incrociato la pattuglia dei Cacciatori – ha arrestato immediatamente la marcia, insospettendo così i militari. Il Ferrò, sceso repentinamente dalla vettura, ha iniziato, quindi, a correre verso il furgoncino nel vano tentativo di avvertire il suo complice della presenza dei Carabinieri, venendo però raggiunto e immobilizzato dagli operanti senza riuscire nel suo intento. La successiva perquisizione veicolare ha permesso di rinvenire 225 piante di canapa indiana, interrate in 13 plateau di plastica ed aventi un’altezza media di 20 centimetri.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria mandante, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Locri, ove dovrà scontare la pena della reclusione sino al 21.6.2017, per una condanna inflittagli recentemente a seguito di arresto operato sempre dai Carabinieri nel 2012, quando il 9 agosto 2012, in Bianco, i militari della locale Stazione e quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” lo hanno tratto in arresto poiché colto nella flagranza del reato di produzione e coltivazione di sostanza stupefacente, essendo stato sorpreso a irrigare una piantagione costituita da piazzola di 30 piante di cannabis indica sita in quella contrada Maranà.