«Ingiusta e non condivisibile. La nostra amministrazione cercherà di tutelare i ceti più deboli e di sgravare la prima casa». Queste le considerazioni del sindaco di Badolato, Nicola Parretta, nell’ultima seduta di consiglio comunale che ha discusso di “Imu”, la nuova imposta municipale unica che tanto sta facendo “penare” l’intera Penisola. Una valutazione che ha trovato d’accordo anche i rappresentanti dei gruppi di minoranza.

Parretta, durante la discussione, ha spiegato che l’amministrazione badolatese «è impegnata a salvaguardare i ceti più deboli, andando a scovare tutti i possibili bonus che sarà possibile applicare nel rispetto della legge per far sì che i cittadini di Badolato non siano gravati da una tassa penalizzante». In particolare il primo cittadino ha riferito che sarà valutata l’esperienza realizzata nel Comune reggino di Polistena e altri, «che non intendono applicare l’Imu per la prima casa». L’idea, prima di andare a verificare l’effettiva consistenza delle aliquote, è quella di mettere in piedi una commissione consiliare che studi la situazione e verifichi l’impatto dell’imposta sulle tasche dei cittadini e sulle casse comunali. L’assise cittadina ha poi affrontato anche la devoluzione di un mutuo di 585.000 euro che il Comune aveva contratto con la cassa “Depositi e prestiti” per la realizzazione di tre impianti fotovoltaici su altrettanti edifici pubblici.

«Abbiamo valutato la possibilità di non gravare sulle casse comunali – ha spiegato il primo cittadino – appoggiandoci sulle imprese che hanno aderito alla lettera d’invito per la realizzazione degli impianti (su scuola elementare, ex scuola del borgo e asilo comunale in Marina) e che sono disponibili a farlo a loro spese». Con il risparmio l’ente ha intenzione di sistemare alcune criticità del territorio comunale, «per programmare interventi sulla viabilità interna e verso il lungomare, sull’illuminazione pubblica del centro storico e della Marina e sull’acquedotto».

Gazzetta del Sud – Francesco Ranieri

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