Roma, 30 giu. (Adnkronos/Ign) – Oggi bollino rosso in nove città italiane per l’arrivo dell’anticiclone africano Caronte. Secondo il bollettino del ministero della Salute l’ondata di calore raggiungerà il livello tre a Bolzano, Brescia, Perugia, Reggio Calabria e nei cinque capoluoghi del Lazio, con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche.

 A Roma e Frosinone la temperatura toccherà i 36 gradi, mentre a Viterbo e Latina raggiungerà i 37 e a Viterbo i 38. Sono previsti poi 37 gradi a Bolzano, Brescia, Perugia e 36 a Reggio Calabria. La giornata più calda, però, sarà domani quando l’ondata di livello tre raggiungerà ben quindici città italiane. La Regione più calda sarà ancora una volta il Lazio dove a Roma, Rieti e Frosinone le temperature saranno a 38 gradi, a Viterbo e Civitavecchia a 37, mentre Latina sarà la città laziale più bollente raggiungendo i 39 gradi.

 Nel Nord Italia Caronte arriverà a Bolzano, Brescia, Milano e Verona, con temperature, rispettivamente, di 36, 37, 35, 37. Nell’Italia centrale a Bologna ci saranno ben 40 gradi, mentre a Firenze e Perugia 37. Nel Sud Italia, le città più calde saranno Campobasso e Reggio Calabria con 34 e 36 gradi.

 Oggi e domani dunque saranno due giornate infernali, con l’apice del caldo proprio domenica tra le ore 12 e le 17. Antonio Sanò, direttore del portale web ‘ilmeteo.it’ avverte che Caronte, l’anticiclone africano subtropicale, sta soffiando aria calda a tutte le quote dall’entroterra algerino e tunisino verso il Mediterraneo. Nell’entroterra sahariano i 50°C ormai sono la normalità e l’aria calda, spiega una nota di Sanò, sta puntando direttamente verso il Lazio. Roma sarà tra le città più calde d’Europa.

 Domani, in particolare tra le 13 e le 16, si toccheranno alcuni record storici di caldo: 40°C a Bologna, 40°C a Ferrara, 39°C a Roma, 38 a Firenze, 36 a Napoli, 39°C a Pescara, 40°C in Puglia, 36 a Napoli, 39°C nel Campidano in Sardegna, 37°C quasi ovunque al centrosud e 37 anche sul Triveneto. I 33°C di Milano saranno percepiti come 38 a causa dell’elevato tasso di umidità. Domenica ci saranno anche alcuni violenti temporali sul Piemonte e sulle Alpi. Lunedì alcuni nubifragi interesseranno le Alpi e la Valpadana centro-occidentale e infine veloci temporali si porteranno verso il resto del nord, dove cesserà la sensazione di afa.

 Resiste invece il caldo al centrosud dove, informa sempre Sanò, imperverseranno temperature di 37-39°C.Caronte, proprio al centrosud, non mollerà la presa, ed anzi sembra proprio volerci traghettare fin verso il 10 luglio. L’accoppiata Caronte-Scipione sarà da ricordare poiché per durata e per estensione sono stati gli anticicloni africani più forti da sempre, in una estate che sembra senza precedenti.

 Intanto è allarme caldo nelle tendopoli in Emilia Romagna. Le temperature record che si stanno registrando in queste ore rendono impossibile la permanenza nelle tende agli sfollati che da oltre un mese sono costretti a vivere nelle tende, lontani dalle proprie abitazioni a causa del terremoto. Anziani e bambini sono le categorie più a rischio ma la situazione più complicata riguarda i campi non censiti, dove si concentra l’attività di molti volontari. Come spiega all’Adnkronos un volontario dell’associazione ‘Salamandra’, la priorità in queste ore è rifornire di acqua e cibo gli sfollati.

 “La situazione è drammatica – dice Pietro Casasanta – vivere per giorni e giorni in una tenda, con questo caldo, è terribile ma l’allarme maggiore è per chi vive nei campi non censiti, dove gli aiuti delle istituzioni non arrivano. Per questo stiamo cercando di aiutarli portando in quei campi soprattutto acqua e cibo. Abbiamo fatto una sorta di mappa dei campi non censiti: sono compresi tra i 40 e i 60. La preoccupazione maggiore è per gli anziani e i bambini”.

 Nei prossimi giorni i malati di Alzheimer dovrebbero iniziare a rientrare nell’Azienda pubblica di servizi alla persona dei Comuni modenesi area nord di Mirandola. “Abbiamo ricevuto una richiesta di aiuto dalla struttura di Mirandola per i malati di Alzheimer – spiega Casasanta – Quattro o sei volontari si alterneranno nella struttura per i primi tempi e cercheranno di supportare il personale soprattutto nelle fasi di rientro dei malati”.

Fonte: http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca

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