tetro vittorio emanuele In scena al Teatro Vittorio Emanuele ed alla Sala Laudamo più di 80 spettacoli fra musica e prosa all’insegna di leggerezza e qualità e con prezzi accessibili per tutti 85 eventi, 241 repliche, 341 giorni di impegno: questi i numeri presentati dall’Ente Teatro di Messina per la stagione 2010-2011 di musica e prosa al Vittorio Emanuele ed alla Sala Laudamo. Spettacoli basati sull’idea di “leggerezza, impegno e qualità”, necessità questa degli spettatori di oggi già fortemente provati dalla crisi e sui quali l’Ente Teatro cerca di aprirsi il più possibile sia dal punto di vista dei contenuti di musica, prosa, letteratura, danza, operette, favole, fiabe ecc, rivolti ad ogni fascia d’età, sia dal punto di vista dei prezzi mantenuti come l’anno scorso agli importi minimi che oscillano dai 5 ai 10 euro a spettacolo nel settore II Galleria. Spettacoli accessibili anche per le persone con problemi di sordità e cecità per le quali saranno disponibili strumenti per l’usufruibilità degli eventi, in particolare per i ciechi tramite delle cuffie che raccontano cosa accade sul palcoscenico. Rendere accessibile a tutti e mantenere alta l’importanza della cultura quindi la mission di quest’anno dell’Ente Teatro raggiungibile grazie a celebri nomi come quelli di Giorgio Albertazzi, Gabriele Lavia, Scimone e Sframeli, Arturo Brachetti, Massimo Lopez, Vetrano e Randisi per quanto riguarda la prosa; nella musica, Paolo Conte, Michele Marabella, Federico Tiezzi ecc. La lirica segna quest’anno ben quattro appuntamenti. Si comincerà il 26, 28 e 30 ottobre con Il tabarro di Puccini e Cavalleria rusticana di Mascagni (regia di Michele Mirabella, noto anche come conduttore televisivo); il Trittico pucciniano verrà completato il 15, 17 e 19 febbraio con Suor Angelica e Gianni Schicchi. il 3, 5 e 7 maggio ritorno dell’operetta al Vittorio Emanuele con il capolavoro La vedova allegra di Lehar. Infine, l’8 e il 10 luglio, chiusura da grande evento con Norma di Bellini, con la regia di Federico Tiezzi, in scena nel teatro antico di Taormina. Nel programma in abbonamento, il 20, 21 e 22 maggio anche il concerto di una stella internazionale della musica leggera: Paolo Conte. Per la danza ci saranno Scoprire l’invisibile di Roberto Zappalà e Serata Roland Petit con il Balletto dell’Opera di Roma. La prosa presenta in cartellone dodici lavori, ma aggiunge altre due complesse proposte come “La casa degli artisti” e “Concerto per attore solo”. Spicca la coproduzione fra Ente Teatro e Stabile del Friuli Venezia Giulia (più Orkestra Entertainment) Picasso, tratta da Il desiderio preso per la coda e altri testi di Pablo Picasso. Diretto da Antonio Calenda, il protagonista sarà Giorgio Albertazzi. Accanto a lui Maurizio Marchetti, direttore artistico per la prosa, che ha detto: “Picasso sarà forse l’evento principale del teatro italiano del prossimo anno”. Poi ha riassunto così il cartellone: “Abbiamo cercato di rispondere alla richiesta di qualità, varietà e commerciabilità delle nostre proposte: grandi nomi (Brachetti, Albertazzi, Lavia), un’inaugurazione (dal 10 al 14 novembre) con il nostro maggiore drammaturgo (Spiro Scimone), assurto a fama nazionale e internazionale, molta leggerezza di grande livello (da Lopez a Brachetti, passando per un classico della commedia musicale come Aggiungi un posto a tavola, l’impegno di teatranti come Vetrano-Randisi e Ovadia-Andò, una forte presenza di teatro al femminile con quattro ‘nuove’ primattrici: Lunetta Savino, Donatella Finocchiaro, Luisa Ranieri e Caterina Murino. Massiccia, poi la presenza nei vari spazi di compagnie e attori messinesi”. Torna la sezione “Paradosso sull’Autore”, dedicata alla drammaturgia italiana contemporanea per un totale di dodici spettacoli. Nella sezione “La casa degli artisti” in scena Patri ‘i famigghia (regia di Roberto Bonaventura). Infine, a completare l’articolata proposta del Teatro di Messina, altri tre cartelloni: “Teatro Ragazzi (quattro titoli), “Fiabe musicali” (tre titoli), “Sarabanda di favole e Opera dei Pupi” (ventiquattro titoli).

Tempostretto.it – Josè Venuto

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