copertina-libroNel Palazzo Vescovile di Acireale, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del testo “Non vedo l’ora – Raccolta di voci dalla Pandemia”, edito da “La Voce dell’Jonio”. Presenti il direttore Giuseppe Vecchio, il vicario generale della Diocesi mons. Giovanni Mammino, che ha redatto l’introduzione, Rita Messina e Carmela Tuccari, autrici, la prima, della prefazione e la seconda, della post-fazione e curatrici del libro.

Sono oltre settanta gli autori che, con poesie e prose poetiche, hanno aderito all’iniziativa. Motivo di ispirazione la difficile situazione attraversata dalla collettività a causa del dilagare del coronavirus e, quindi, la realtà giornaliera rivoluzionata per combattere e fermare il diffondersi dell’epidemia.

don-arturo-grasso-messina-vecchio-mons-mammino-tuccariIdeata dall’associazione “La Voce dell’Jonio”, che pubblica dal 1958 l’ omonima testata cattolica, oggi anche casa editrice, e dall’associazione di volontariato “Orazio Vecchio”, il docente giornalista che ne fu il fondatore, l’iniziativa, dopo la raccolta delle opere e la stampa del libro, è alla sua terza tappa.

I partecipanti si sono cimentati a creare le loro brevi o più lunghe opere poetiche, fantasiose o realiste, in chiave di preoccupazione per i fatti accaduti o contenenti la speranza che tutto si potesse risolvere in situazioni migliori, con “Non vedo l’ora”, espressione spontanea che riassume il desiderio di “tornare a vivere”. Ogni opera è nata dall’interiorità degli scrittori e contiene le sfumature dettate dall’animo di chi ha voluto partecipare all’evento letterario di condivisione e di solidarietà tra membri di una stessa comunità. La poesia è stata espressione di tutto questo ed è servita a costituire un punto di incontro per molti, occasione per comunicare i pensieri, le paure, ma anche le aspettative future e gioiose nei confronti di una fase risolutiva della problematica.

libro-locandinaSe pure in poche settimane, le adesioni sono pervenute soprattutto da Acireale, dalla restante zona etnea, ma anche da altre parti della Sicilia e dall’Italia peninsulare e qualcuna dall’estero; le poesie sono opera di adulti, giovani, bambini e anziani, dai sette ani novant’anni, studenti, operai, professionisti, artigiani, casalinghe, pensionati, molti poeti di lungo corso e altri neofiti. Da ognuna traspare la consapevolezza dell’autore di dare il proprio contributo e di testimoniare il momento storico particolare.

“Abbiamo interpellato i poeti – spiega il direttore del giornale, Giuseppe Vecchio – perché, con la loro particolare sensibilità di lettura del presente e grande capacità di interpretare il futuro, potessero dare testimonianza dei tristi giorni vissuti e offrire speranza per i giorni a venire. Nutriamo fiducia di esserci riusciti e, scrivendo una pagina di storia, non sappiamo se piccola o grande, di avere fatto cosa utile alla comunità”.

I lavori sono contenuti in una raccolta, edita da “La Voce dell’Jonio”, la cui data di prima presentazione al pubblico è martedì 23 giugno, alle 17:45, nel cortile dell’Istituto San Luigi di Acireale, in via Galatea, nel corso di un incontro che si svolgerà, rispettando le dovute precauzioni imposte dalle norme in atto per la sicurezza di tutti; a declamare le poesie saranno gli stessi autori.

messina-vecchio-mons-mammino-tuccariLa serata, che beneficia anche del sostegno del Centro di servizi per il volontariato etneo (Csve) e della Fondazione Maria Barbagallo, si concluderà con l’intervento del vescovo di Acireale e vicepresidente della Cei (Conferenza episcopale italiana), mons. Antonino Raspanti. Sono già in programma altre presentazioni del libro, che sarà visionabile e in vendita anche online, oltre alla versione cartacea.

 

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