Si è svolto domenica 14 marzo nel centro storico cittadino l’evento “Catanzaro e la seta – La storia, i luoghi, gli splendidi manufatti”, un tour guidato organizzato dall’associazione CulturAttiva con la collaborazione del Bar One e del professore Sandro Scumaci dell’Arciconfraternita del SS. Rosario. L’iniziativa, svolta con lo scopo di promuovere la conoscenza dello straordinario patrimonio culturale del nostro territorio,  è stata un emozionante viaggio sulle tracce di un glorioso passato, quello di Catanzaro,  antica città della seta  e si è svolta in sicurezza, all’aperto, rispettando tutte le misure imposte dal difficile periodo che stiamo vivendo.

In un periodo che vede la cultura come uno dei settori più colpiti dall’emergenza sanitaria, l’associazione CulturAttiva ha voluto proporre un momento di riflessione legato ad una pagina fondamentale della storia della città di Catanzaro: la nobile arte della seta. Introdotta dai bizantini, fondatori della città e sviluppatasi al punto da rendere la città rinomata in tutta Europa, questa attività costituì per secoli la principale fonte di benessere economico per Catanzaro ed ancora oggi le sue tracce si possono rilevare nei toponimi degli antichi quartieri, in alcuni proverbi tradizionali e nei documenti d’archivio, vengono narrate nei libri e soprattutto si possono toccare con mano ed ammirare con sguardo attonito se si viene accolti nelle sacrestie di molte chiese cittadine.

Tra tutte, quella del SS Rosario è quella che, per via del suo forte legame storico con l’antica Corporazione dei setaioli, custodisce numerosi esempi di antiche manifatture seriche catanzaresi ascrivibili ad un arco temporale che va dal XVI al XIX secolo. Eccellenti esempi di manifatture che si imposero sul mercato europeo, tessuti tra i più ricercati nelle fiere e nei mercati di tutto l’antico continente, i cui particolari sono stati illustrati magistralmente dal professor Sandro Scumaci, dell’Arciconfraternita del SS. Rosario. Insieme alle tele, alle statue, agli stucchi, la Chiesa del SS Rosario ha saputo affascinare i partecipanti all’iniziativa, proprio come il meraviglioso oratorio seicentesco, con le sue decorazioni e suoi stalli lignei d’epoca.

Un immenso patrimonio tutto da valorizzare che, racchiuso nel cuore antico della città, potrebbe costituire una valida attrattiva turistica ed un orgoglio per una Catanzaro che potrebbe celebrare il suo glorioso passato anche mediante la creazione di un polo museale nel quale esporre anche i meravigliosi manufatti della Chiesa del SS  Rosario. 
Il tour è proseguito con la visita agli antichi quartieri: la Grecìa, con i suoi vicoli “Gelso Bianco”; la Maddalena con la sua “Discesa Filanda”; l’antico Largo Santa Chiara; l’antica Giudecca, con il “Vico dell’Onda”, ciascuno a simbolizzare un ramo della lavorazione e commercializzazione dei tessuti serici catanzaresi. 
Non è mancata una piccola sosta per rifocillarsi con un coffee break offerto dal gentilissimo staff del Bar One di piazza Roma.


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