transfertInteramente realizzato in Sicilia, Transfert si configura come una piacevole scoperta per gli appassionati di cinema. Thriller psicologico, rappresenta un insolito film sulla psicoterapia e l’inconscio dei suoi personaggi. Dinamiche relazionali avvolgenti trascinano lo spettatore in un crescendo di emozioni sino al finale d’effetto.

Film autoprodotto, ha partecipato al Roma Web Festival 2017 e vinto otto premi Oniros Award. L’opera prima di Massimiliano Russo, regista catanese attivo dietro e davanti alla telecamera, è stata curata sotto ogni aspetto, incluso quello della recitazione dell’intero cast.

Colpisce con la sua trama originale, incentrata sul giovane psicoterapeuta Stefano intento ad aiutare pazienti problematici, tra i quali emergono due sorelle ed il loro strano caso. Una storia ricca di mistero, che esplora i meandri della mente immergendoci in un’atmosfera onirica. Concetto chiave della psicanalisi moderna, il Transfert non è altro che il meccanismo mentale che proietta sullo psicoanalista i sentimenti, ricordi e pulsioni di una persona.

È un processo per lo più inconscio, connesso ai sentimenti dell’infanzia. Il meccanismo qui viene ricreato attraverso scene intense che alimentano l’empatia dello spettatore verso il giovane psicologo. La pellicola infatti non mira a mostrare gli effetti delle psicopatologie, ma si concentra proprio sul dialogo medico-paziente e sul rapporto che si instaura durante la psicoterapia.

Nell’inquietante scontro tra realtà e apparenza, il pubblico viene coinvolto in questo intrico di vicende: lo psicoterapeuta alle sue prime esperienze professionali, un bambino cresciuto con una madre psicolabile, due genitori preoccupati per il figlio con tendenze suicide, due sorelle dal rapporto agonistico. Un misterioso personaggio metterà poi tutto in discussione, trascinando la vicenda in una direzione inattesa.

Una trama imprevedibile con la tensione tipica del genere thriller, senza però sposarne rigorosamente i canoni, ricreando l’ambiguità del cinema obliquo. Un’interessante sceneggiatura, arricchita da una regia audace con inquadrature ravvicinate ed intime. Notevole l’apprezzamento della critica, che gradisce questa produzione indipendente e la capacità di andare oltre i vincoli di budget mutando i limiti tecnici in caratteristiche peculiari del film.

Poche location, foto minimaliste e montaggio rapido ricreano un’ambientazione ossessiva caratterizzata da flashback dal forte impatto emotivo. Nelle sale dal 12 aprile, da qualche giorno è finalmente visibile a Messina presso il cinema Apollo. È arduo trovare un’opera prima originale e così ben realizzata, che potrebbe benissimo andare oltre i confini nazionali conquistando l’attenzione e il successo che merita.

Cristina Trimarchi

Un pensiero su “Transfert, un film oltre ogni aspettativa, nelle sale a Messina.”
  1. Un ottimo commento, nel quale mi rivedo perfettamente, avendolo visto. Un film molto bello, che ti tiene incollato alla poltrona fino alla fine, con un finale originalissimo. Spero che ne faccia altri belli come questo

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