Almeno 40 morti, 100 dispersi e 155 feriti: si aggrava di ora in ora il bilancio del forte terremoto, durato circa 30 secondi, che nella mattinata di ieri ha scosso il Guatemala, dove almeno 76 mila persone sono rimaste senza elettricità.

Almeno 40 morti, 100 dispersi e 155 feriti: si aggrava di ora in ora il bilancio del forte terremoto, durato circa 30 secondi, che nella mattinata di ieri ha scosso il Guatemala, dove almeno 76 mila persone sono rimaste senza elettricità. Proprio l’alto numero dei dispersi fa temere che il bilancio finale delle vittime possa peggiorare. Secondo alcune fonti la magnitudo del terremoto è stata pari a 7,5 gradi Richter, secondo altri di 7,2 gradi. Fin dal primo momento subito dopo il sisma – avvertito alle 10,35 ora locale (16.35 GMT) – si è capito che si trattava di una scossa molto forte, anche sul fronte dei danni alle abitazioni, visto che ci sono stati molti crolli e circa 130 case distrutte secondo i primi bilanci. Era infatti dal 1976 che non si registrava un sisma di così forte intensità: in quell’occasione i morti furono 25.000. La gravità della situazione si è capita anche dalle parole del presidente Otto Perez Molina, il quale poco dopo il terremoto non ha nascosto che la situazione “rischiava di aggravarsi” proprio per quel che riguarda i morti e i ‘desaparecidos’, ordinando “la sospensione delle attività pubbliche”. In tutto il territorio nazionale è stato imposto “l’allarme rosso” annunciato dal capo dello Stato. Il dipartimento più colpito dalla scossa è quello di San Marcos – tra i più grandi del paese e confinante con il Messico. I danni più importanti si registrano a San Pedro Sacatepequez – una cittadina del dipartimento che già era stata distrutta nel 1902 dall’eruzione del vulcano Santa Maria – dove sono crollati una quarantina di palazzi, fra i quali una scuola elementare. I pompieri di San Marcos hanno sottolineato tra l’altro i forti danni sia nelle telecomunicazioni sia nella rete elettrica. Gli altri ‘departamentos’ colpiti sono quelli di Guatemala, Quetzaltenango, Suchitepequez, Totonicapan, Sololà e Quiché. L’epicentro del terremoto è stato localizzato al largo delle coste sull’Oceano Pacifico, 45 km a sud della località di Champerico e 191 km a ovest-sudovest della capitale, Città del Guatemala. Il sisma ha scatenato il panico non solo a città del Guatemala ma anche a Città del Messico, dove le autorità hanno ordinato l’evacuazione di numerosi edifici, ma è stato sentito anche nel vicino El Salvador. Le immagini diffuse dai social network provenienti dal Guatemala sono impressionanti, con intere strade sommerse dai detriti. Il sisma, per fortuna, ha generato solo una piccola onda anomala, inferiore ad un metro, tanto che i centri di monitoraggio non hanno lanciato alcuna allerta tsunami. (Gazzetta del Sud)

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