zafarana34Riunita a San Filippo del Mela la commissione parlamentare di indagine su emergenza ambientale. La scoperta della deputata M5S Valentina Zafarana: “Sino a settembre 2015 il presidente Crocetta non ha richiesto l’inserimento nel rinnovo della contabilità speciale della Protezione Civile”

 Palermo 22 luglio 2016 – “Il territorio ha espresso la ferma volontà di voltare pagina, è necessario che Crocetta e la Contrafatto si presentino in Commissione a spiegare quali sono le azioni concrete che intendono portare avanti per il recupero e la bonifica dell’area del Mela. Dai documenti in mio possesso pare tra l’altro che Crocetta intenda snobbare il Sin di Milazzo”. A dichiararlo è la deputata M5S Valentina Zafarana a margine della Commissione parlamentare d’indagine sull’emergenza ambientale della Valle del Mela riunitasi oggi al comune di San Filippo, con all’ordine del giorno l’audizione dei sindaci e delle associazioni del territorio e avente per oggetto anche il futuro di Edipower.

“Abbiamo messo sul piatto le problematiche e le esigenze del territorio nella loro disarmante complessità – ha dichiarato Zafarana – per le ricadute sulla salute e sull’ambiente delle scelte industrialiste del passato. A ciò si aggiunga che, dallo studio della documentazione in mio possesso con carteggi che vanno oltre il 2015, la possibilità di usare i 4,5 milioni previsti per il SIN di Milazzo è stata condizionata dalle ultime scelte di Crocetta alla conclusione di altri interventi in altre aree della Sicilia, ritardando di fatto, l’esecuzione dei piani di caratterizzazione propedeutici alla bonifica a Milazzo al febbraio 2017. Da quello che ci risulta quindi non si capisce perché il governo regionale abbia dilazionato ancora la tempistica. In ogni caso l’unica cosa certa è che l’assessore Contrafatto ancora dopo sei mesi non ha messo piede in questa commissione. Fortunatamente oggi – conclude la deputata M5S – è risultata chiara la volontà, quasi trasversale, di voltare pagina, pensando a nuovi modelli di sviluppo che non possono prescindere dalle bonifiche. Quelle vere, che il territorio pretende con forza”.

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