primavalle-insediamento-romLo ha annunciato oggi il ministro dell’interno Matteo Salvini. Già allo studio un dossier sulla situazione dei rom in Italia, ma fioccano le polemiche

 Presto un censimento o un’anagrafe dei Rom. Lo ha annunciato oggi il vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini intervistato da Telelombardia, spiegando di aver già affidato al Viminale la preparazione di “un dossier sulla situazione rom in Italia perché, dopo l’intervento di Maroni che però risale ormai a 5,6,7 anni fa, nessuno ha fatto più nulla e quindi siamo tornati, temo, al caos’.

 Censimento o anagrafe dei Rom

Bisogna capire “come intervenire – ha spiegato Salvini – rifacendo quello che all’epoca fu chiamato censimento e ‘apriti cielo’, allora chiamiamola ‘anagrafe’ o ‘fotografia’ per capire di chosa stiamo parlando” ma serve “una ricognizione sulla situazione rom in giro per l’Italia per vedere chi come e quanti’. “Stiamo lavorando anche sull’espulsione dei detenuti stranieri che sono in Italia me serve l’accordo con il paese che se li deve riprendere. Quindi bisogna lavorare con Romania, Albania e Tunisia, che sono ahimè tra i principali paesi per presenze in galera” ha concluso Salvini, evidenziando che “purtroppo i rom italiani te li devi tenere in Italia”.

 Le polemiche

L’annuncio ovviamente ha scatenato polemiche e ire da più parti, politiche e non solo. Dura la replica dell’associazione Nomadi che tramite il suo presidente Carlo Stasolla ricorda che “un censimento su base etnica è vietato dalla legge”. Inoltre precisa “esistono già dati e numeri su chi vive negli insediamenti formali e informali e i pochi rom irregolari sono apolidi di fatto, quindi inespellibili”. Infine, conclude, “i rom italiani sono presenti nel nostro Paese dal almeno mezzo secolo e a volte sono ‘più italiani’ di tanti nostri concittadini”.

Sulla stessa linea l’attivista di origine serba Dijana Pavlovic, portavoce dell’Alleanza Romanì, che all’Adnkronos commenta così la dichiarazione del leader leghista: “La gente pensa che siamo un milione, in realtà le stime parlano di 130.000 rom e sinti che vivono in Italia. Più della metà, circa 80.000, sono cittadini italiani. E comunque se Salvini e il suo governo ci vogliono riconoscere come minoranza storico-linguistica, visto che siamo l’unica minoranza non riconosciuta in Italia, allora d’accordo: al momento del censimento della popolazione, possiamo autodichiararci rom e sinti e lui potrebbe sapere quanti siamo e dove viviamo. Ma che ci sia la Polizia che vada in giro a fare un censimento su base etnica, è illegittimo. Un’operazione, del resto, già tentata da Maroni, su cui si espresse il Consiglio di Stato e che la proclamò appunto ‘illegittima’. Quindi non ci pensi nemmeno Salvini”.

 Dal canto suo, la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, oggi a Napoli, apprezza invece l’idea, come “primo passo, perchè il problema è molto più ampio che ha bisogno di soluzioni decise”. La proposta di Fdi è sempre la stessa, incalza, “bene censirli per capire di cosa stiamo parlando, dopodichè, se sei nomade, devi ‘nomadare’, non puoi essere stanziale. Quindi per i nomadi la nostra proposta è allestire piazzole di sosta temporanee dove ci si può trattenere per un massimo di sei mesi, dopodichè, essendo nomadi, bisogna spostarsi”.

 di Marina Crisafi – Studio Cataldi

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