1201Il sole è appena tramontato e nella parte più antica del vecchio borgo di Santa Caterina dello Ionio non c’è il solito silenzio che accoglie l’imbrunire ma fervono i preparativi per l’evento che da giorni si sta febbrilmente preparando: il concerto finale della Masterclass di corno e ottoni tenuta dal Maestro Roberto Miele, corno della Scala di Milano. L’evento si svolge nel cortile del Palazzo del Marchese di Francia che rivive i suoi momenti di antico splendore elegantemente addobbato da Genoveffa Ritorto. Incornicia ed abbraccia metaforicamente la magica location, la mostra foto-grafica “…Come eravamo” esposta in tale occasione da Tommaso Conidi.

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Il prestigioso evento, fortemente voluto e sostenuto dal Comune e dalla Regione Calabria, ha avuto inizio il 25 luglio ed ha accolto numerosi ragazzi iscritti nei vari conservatori della regione o già diplomati, che hanno animato il paese con tanta musica, anche improvvisata per le strade del borgo, sotto lo sguardo compiaciuto e divertito dei caterisani.

La masterclass si è svolta presso il Vecchio Frantoio, recentemente ristrutturato ed ora adibito a sala convegni: alla sistemazione dei vari luoghi che hanno ospitato l’iniziativa hanno contribuito anche i ragazzi immigrati, numerosi in Santa Caterina dello Ionio, che collaborano con le attività sociali.

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Ora che tutto è pronto e ci si avvicina all’inizio della serata l’adrenalina è palpabile: il pubblico è numeroso, non basta l’ampio cortile a contenerlo anche la strada pubblica è gremita; la cittadinanza ha risposto in modo molto positivo al richiamo dell’evento ed anche i turisti. Sono numerosi i ragazzi del Centro d’Accoglienza che partecipano a questa serata intrisa di arte, cultura, musica, linguaggi universali, sentendosi parte della comunità.

Tutto ha inizio con una breve presentazione e un significativo intervento del sindaco, dr. Giuseppe Leto, che parla anche di futuro, di progettualità, di possibilità che tale evento possa ripetersi ogni anno anche su impegno esplicito del Presidente della Giunta Regionale che, recentemente, ha visitato il centro storico ed anche la loca-tion.

A questo punto la parola passa alla musica.

I ragazzi si alternano, emozionati, ma sicuri e ottimamente preparati, prima in versione solistica, successivamente in formazione di ensemble eseguendo brani di repertorio classico e moderno. Sono: Antonio Arcaro, Maria Elisa Aricò, Antonio Caruso, Pietro Gualtieri, Nicola Scaramuzza, Davide Scicchitano, Luigi Taverniti. Su tutti spicca Fiorenzo Ritorto, caterisano d’origine poiché figlio del prof. Benedetto Ritorto, organizzatore della serata. Solo diciassettenne si è già diplomato con la Lode e la Menzione d’Onore presso il Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza, è vincitore di premi nazionali ed internazionali e Primo Corno dell’ONCI (Orchestra Nazionale dei (Conservatori Italiani). La sua esecuzione è coinvolgente, emozionante, già da grande professionista.

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Completa la serata l’intervento del bravissimo e giovanissimo violinista Giuseppe Masciari, che esegue, accompagnato dal pianoforte, con sensibilità espressiva e ma-turità artistica l’Andante del Concerto in la minore di J. S. Bach.

Sulle note de “La vita è bella”, impreziosita dall’intervento della voce solista della prof.ssa Anna Rossi, si conclude la serata tra applausi e standing ovation finale. Troppo bello e importante per non ripetersi! Troppo bello e importante perché non diventi strutturale …

(Inviato da Mario Riccio)

 

 

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